La Corte Costituzionale colombiana ha introdotto il matrimonio egualitario nel Paese


Alla fine la Corte Costituzionale colombiana si è espressa come previsto ed ha legalizzato il matrimonio egualitario a livello nazionale.
La decisione, presa con sei voti e favore e tre contrari, fa seguito ad una decisione assunta nel 2011 in cui è stato sancito come le unioni tra coppie dello stesso sesso rientrano a pieno diritto nella definizione di «famiglia». Data la premessa, si è convenuto che anche le coppie gay e lesbiche abbiano quello stesso diritto di unirsi in matrimonio che sinora è stato riservato solo alle coppie eterosessuali.
Il governo dovrà ora dar seguito alla decisione provvedendo a varare una nuova legge, ma nel frattempo basterà presentare una richiesta dinnanzi a giudici e notai per potersi vedere riconosciuto il diritto a contrarre matrimonio.
Importante è anche sottolineare come i giudici abbiano convenuto sulla totale infondatezza delle argomentazioni presentate dallo stato, il quale sosteneva che gli eterosessuali avessero il diritto di «difendere la famiglia» dalla coppie omosessuali.

Il giudice Alberto Rojas Rios ha così argomentato la decisione:

Gli uomini e le donne fanno parte della razza umana, l'uguaglianza significa dare parità di trattamento a ciò che è uguale [...] Ogni essere umano, in virtù della sua esistenza, ha il diritto fondamentale di sposarsi, senza alcun tipo di discriminazione [...] la proposta di decisione è un'occasione mancata per rimediare ad una situazione di discriminazione secolare nei confronti delle minoranze sessuali in Colombia, in termini di dignità umana, di libertà e di uguaglianza per il matrimonio alle stesse condizioni riservate alle coppie eterosessuali.

La Colombia si unisce così all'Argentina, al Brasile, alla Guiana Francese e all'Uruguay tra le nazioni sudamericane che hanno legalizzato il matrimonio egualitario. È il quindicesimo stato a livello globale.
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