La Sciarelli spiana Salvini: «Il "vegogna" se lo può tenere»

Il populismo è un cancro per la società, ma è anche il mezzo con cui alcuni politici sperano di ottenere consensi. Si distorce la società, si cavalcano pregiudizi e si dicono frasi senza curarsi minimamente della loro veridicità.
Il gran maestro del populismo, Mateo Salvini, si è così lanciato in uno dei suoi soliti attacchi e su Twitter ha scritto: «Chi l'ha visto, su Rai Tre processo in corso ai Carabinieri. Tutto questo con denaro pubblico… Una vergogna!».

La conduttrice del programma, Federica Sciarelli, ha deciso di non lasciar correre e sul finire della puntata di ieri ha dichiarato: «Vi siete accorti di un tweet di un esponente politico, con brutte parole contro Chi l’ha visto? … Siete stati ironici. Avete ricordato addirittura di un politico dello stesso partito che ha dato un morso alla caviglia di un poliziotto, esponente della Digos, e che poi è diventato ministro dell’Interno».
E riguardo all'uso di soldi pubblici, ha aggiunto: «Non è vero. Siamo pagati interamente con la pubblicità. Il rapporto è 4 a 6. Noi costiamo 4 e la pubblicità è 6. Facciamo un servizio pubblico grazie agli imprenditori che investono e facciamo entrare addirittura soldi alla cassa della Rai. Questa cosa del denaro pubblico, quindi, a noi non ce la può dire. “Una vergogna”, se lo puo tenere».

Quello che però non è pagato dalla pubblicità è Salvini, il cui stipendio è a carico di una collettività costretta a mantenerli, a finanziare i suoi viggi dall'amico omofobo Putin o dall'alleato omofobo d'oltreoceano Trump. Anche le due sparate, i suoi insulti razzisti e i suoi rantoli omofobi sono pagati con soldi pubblici. E manco fruttano 4 a 6 all'Italia.


Leggi l'articolo completo su Gayburg
Ed ancora:
La Corte dei Conti certifica il disastro leghista in Regione Lombardia
La Lega propone 5mila euro di multa a chi usa termini come "sindaca" o "avvocata"
Trump promette «la più grande deportazione della storia»
La Lega cerca di fomentare gli anti-europeisti dicendo che la Von der Leyen "ricattasse" Salvini e Meloni
L'estrema destra europea silura Vannacci: il generale leghista è stato destituito dal ruolo di vicepresidente del gruppo di Orban
Von der Leyen rieletta presidente della Commissione europea