Area Popolare: «Le unioni civili non prevedono la stepchild. Le useremo per fermare le sentenze dei tribunali»
Le destre paiono ossessionate dalla volontà di ottenere consensi politici attraverso l'istituzionalizzazione dell'omofobia e della discriminazione, spesso e volentieri puntando a punire i più minori perché più indifesi e più facilmente attaccabili. Probabilmente una coppia di adulti saprà come fronteggiare la loro ignoranza, ma un bambino potrà essere più facilmente usato come carne da macello da chi pare intenzionato a strappargli ogni tutela legale come ritorsione verso i suoi genitori.
Dinnanzi al crescente numero di tribunali che hanno riconosciuto la stepchild adoption ad alcune famiglie gay, sempre e solo invocando «l'interesse superiore del minore», è Maurizio Lupi ad assicurare che Area Popolare farà di tutto per utilizzare la legge sulle unioni civili per negare a quei minori ogni tutela giuridica. Se hanno genitori gay, devono essere puniti per il fatto d'essere venuti al mondo. Punto. Praticamente siamo alla criminalizzazione della vita sulla base di ideologie che ricalcano troppo da vicino i distinguo di epoca fascista.
La nuova strategia è stata annunciata nel corso di conferenza stampa organizzata da Area Popolare, durante la quale Lupi ha dichiarato:
Lo diciamo con chiarezza anche ai tribunali: la legge che sarà approvata stabilisce un nuovo istituto che si chiama "unioni civili", a cui la Corte Costituzionale ha chiesto al Parlamento di dare diritti e doveri. Tra questi diritti non c'è né il diritto all'adozione né il diritto alla stepchild adoption. Lo diciamo in maniera esplicita. Perché alcune proposte lo prevedevano, ma la fiducia è stata messa su questo quindi non può più esserci discrezionalità perché non c'è più una mancanza di legge. C'è. Esiste ed è regolamentata.
In realtà la tesi di Lupi pare basarsi su un errore di fondo. La sua teoria è che i figli siano un diritto del genitore, mentre i tribunali sono soliti sostenere che i genitori sono un diritto dei figli. E c'è una bella differenza fra le due cose!
Garantire diritti ad un minore serve al bambino, non certo a chi potrebbe vivere senza responsabilità e senza obblighi verso la prole. È il bambino che ne risentirà se il genitore non avrà l'obbligo di pagargli gli studi, non non avrà doveri nell'aiutalo in caso di malattia o diritti nel poter ereditare.
Quello che Lupoi auspica è un mondo in cui un genitore può lasciare i figli e farsi una nuova vita, dimenticandosi della prole e negando loro persino la legittima. Se è questo che vuole, lo dica. Ma non dica che lo fa per «difendere i bambini» dato che si punta su una legge per negare diritti che non hanno nulla a che vedere con l'unione in sé. Se poi il suo gruppo parlamentare è convinto che i loro figli siano un loro diritto e che non meritino nessuna tutela se non a vantaggio dei loro genitori, poveri i loro figli!
Clicca qui per ascoltare le dichiarazioni di Lupi.