ProVita: «Il gender passa dalle canzoni e provocherà la femminilizzazione della società»
L'associazione ProVita Onlus vede «gender» ovunque e cerca di rendere reale quella loro folle teoria attraverso il vittimismo. Con il loro solito tono sarcastico, affermano: «Il gender non esiste, è un’invenzione di pochi per creare falsi allarmismi. Dicono. Eppure, se ci si guarda attorno, l’impressione è tutt’altra: guardando la televisione, camminando per strada, leggendo libri e albi illustrati per bambini, ascoltando canzoni… sì, anche nelle canzoni. Solo che qui, complice spesso la scarsa conoscenza della lingua straniera, non ce ne accorgiamo e andiamo ripetendo motivetti tutt'altro che gender-free».
Insomma, l'intero mondo remerebbe contro di loro e loro sono gli unici ad accorgersi di come l'inter umanità stia sbagliando nel non cercare di tutelare quei pregiudizi che hanno condannato a morte intere generazioni.. Forse, fossi in loro, un qualche dubbio me lo porrei...
Incuranti di tutto ciò, l'associazione torna a fornirci un qualche fantasiosa definizione di quel fantomatico «gender» che loro sostengono si stia infiltrando ovunque:
Il gender mina alla base l’identità delle persone, negando il dato biologico che ci vede XX o XY e puntando invece sulla ‘libera scelta’ di essere uomini o donne a prescindere dai dati biologici… con il solo risultato che le persone non sanno più dire chi sono e diventano così manipolabili in tutto e per tutto.
La frammentazione dell’identità (gender fluid, variabile nel tempo e nello spazio) e la rincorsa verso l’indifferenziazione sessuale (gender neutral) sono due grandi note del nostro tempo. E, alla seconda categoria citata, si legano l’attacco sempre più feroce alle caratteristiche tipiche della mascolinità –che vengono viste come negative, e quindi da abolire– e la conseguente progressiva femminilizzazione della società, con tutte le perdite inevitabilmente insite in questa negazione della differenza sessuale (d’altro canto, però, guai a tessere le lodi della femminilità e della maternità, per le ragazze…)
Siamo dinnanzi ad una descrizione che pare screditarsi da sé, anche perché non è chiaro come si possa sostenere che qualcuno voglia abolire le differenze fra i sessi per «femminilizzare» la popolazione. ma come sempre tutto ciò viene proposto come un dogma di fede a cui è necessario credere sulla base di slogan populisti.
Si arriva così a sostenere esista un qualche piano occulto per distruggere quell'idea di mascolinità che troppo spesso dagli integralisti suggeriscono debba essere composta da una forte aggressività nei confronti di donne che devono necessariamente essere sottomesse ai mariti:
Molti messaggi più o meno subliminali passano attraverso le canzoni, spesso in maniera allegra, leggera e sottile. E, piano piano, determinano la forma mentis delle persone. Un chiaro esempio in tal senso è la canzone Tous Les Memes di Stromae: un motivetto più che orecchiabile, ma assolutamente negativo nel messaggio che trasmette.
Proposto un brano uscito 2013 (certo che ce ne hanno di messo di tempo per accorgersi della sua esistenza, ndr) si passa a proporre una "prova" tragicomica della loro tesi:
E’ sufficiente vedere il video della canzone per rendersene conto: il cantante (XY) passa in maniera fluida da un’identità all’altra e non sembra avere ritegno nel declassare gli uomini, dipingendoli come persone dai gesti poco fini e come poco rispettosi delle donne. A titolo d’esempio, le prime tre stofe della canzone, tradotte in italiano, recitano: “Voi uomini siete tutti uguali / Maschi ma banali / banda di meschini infedeli / così prevedibili / No, io non sono sicura che ti mi meriti“.
Ma il gender non esiste. Dicono.
E se ProVita vede «gender» ovunque, sarebbe bastato anche solo consultare Wikipedia per comprendere il vero significato di quelle immagini:
In tutto il video Stromae racconta delle più comuni osservazioni stereotipate che le donne e uomini hanno generalmente sull'altro sesso, accompagnate nella recitazione da molti segnali non verbali. Gli effetti d'illuminazione del video (luce verde per i maschi, luce rosa per le femmine) aiutano Stromae nell'interpretazione della canzone. Anche se la canzone ha un significato controverso, l'artista Stromae sta cercando di mostrare in un quadro complessivo i vari tratti caratteriali ed i diversi comportamenti di uomini e donne davanti alle questioni vitali.
Per la cronaca, Wikipedia riporta anche come l'artista belga abbia avuto una relazione con Miss Belgio Tatiana Silva Braga Tavares, così come lo scorso anno si è sposato con la stilista Coralie Barbier. Quindi siete avvisati: potete anche essere eterosessuali, ma non otterrete mai rispetto dalla banda di Brandi a meno che non iniziate ad inneggiare alla loro ideologia.