Radio Spada: «San Tommaso d'Aquino ci autorizza a non rispettare la legge sulle unioni civli»
Radio Spada è una di quelle realtà integraliste a cui la Lega Nord e il Ncd hanno affidato il compito di redigere mozioni omofobe che potessero ledere la dignità delle minoranze nel nome di quella che loro reputano sia una sorta di supremazia razziale che verrebbe dettata dall'eterosessualità.
Ora che la legge sulle unioni civili è stata approvata, tutte queste realtà sono vicine ai neofascisti di Forza Nuova per sostenere che sia importante impedire che la legge possa essere applicata e che i gay possano ricevere quei diritti costituzionali che sono stati loro negati per decenni. E come sempre accade in questi casi, ovviamente Dio e la religione vengono usati come mezzo per giustificare violenza, omofobia e discriminazione.
In un articolo dal titolo "Unioni civili e leggi di iniquità, che fare?", il gruppi integralista cerca di sostenere che sia lecito non rispettare quella legge nel nome di Tommaso d’Aquino. Dicono:
La legge squisitamente umana, se ingiusta, non obbliga le coscienze. Spiega san Tommaso d’Aquino (S. Th. I,II, q. 96, a. 4): «Le leggi umane positive, o sono giuste, o sono ingiuste». Se sono leggi giuste, «ricevono la forza di obbligare in coscienza dalla legge eterna da cui derivano, secondo il detto dei Proverbi: Per me regnano i re e i legislatori decretano il giusto».
Tutto questo per arrivare a sostenere che:
Le leggi umane ingiuste o «norme inique», sono «piuttosto violenze che leggi»: poiché, come si esprime sant’Agostino, «non sembra possa esser legge quella che non è giusta».
Perciò codeste leggi non obbligano in coscienza: «a meno che non si tratti di evitare scandali o turbamenti; nel qual caso l’uomo è tenuto a cedere il proprio diritto, secondo l’ammonimento evangelico: Con chi ti vuol obbligare a fare un miglio con lui, fanne due; e a chi vuol toglierti la tunica, cedigli anche il mantello».
Le leggi umane possono essere ingiuste anche perché contrarie al bene divino: «come le leggi dei tiranni che portano all’idolatria, o a qualsiasi altra cosa contraria alla legge divina. E tali leggi in nessun modo si possono osservare; poiché sta scritto: Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini».
Ed è qui la chiave: si mette nella bocca di Dio una qualche opinione violenta e si sostiene sia corretto perseguire il male anche contro le leggi dello stato dato che sarebbe Dio a voler vedere il male comune nel nome di un rigurgito neonazista. Il concetto viene poi ribadito:
Spiega il Sommario di Teologia Morale (S.E.I., Torino, 1952, pag. 67, art. IV, n° 102): «§ I, Se la legge (umana) ingiusta è contraria alla legge divina, non solo non siamo legati ad essa, ma non possiamo nemmeno osservarla; § IV, (Solo) la legge umana giusta obbliga dinanzi a Dio».
Ogni legge che, nella materia, violi la legge naturale o la legge divina, avendo sconfinato nell’oggetto, non vincola e non va osservata (Ivi., n° 96, §I, II, III).
Il testo delle sedicenti «Unioni civili» è intrinsecamente perverso e pervertitore, in violazione di almeno 2 comandamenti (VI e IX) e di varie altre leggi di Dio, della Chiesa e della natura. Non può essere in alcun modo accettato. Va totalmente rigettato.
Giusto per comprendere il livello di fanatismo e di propaganda d'odio, il quinto comandamento dice «Non commettere atti impuri» mentre il nono afferma: «Non desiderare la donna d'altri». In che modo i gay dovrebbero desiderare la donna d'altri non è dato di saperlo.
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Nella foto: il Circolo Christus Rex e Forza nuova presentano il libro "fascismi" edito da Radio Spada.