Anche il Vermont vieta le fantomatiche e pericolose "terapie riparateve" sui minori


Il Vermont è divento il quinto stato americano a bandire le fantomatiche "terapie riparative" sui minori dopo la firma della legge da parte del governatore Peter Shumlin. La legge afferma che i desideri dei genitori riguardo alla fantomatica possibilità di cambiare l'orientamento sessuale dei figli non debbano essere tenuti in considerazione.
Nel firmare la legge, Shumlin ha affermato: «È assurdo che qualcuno possa pensare che essere gay o transgender sia un qualcosa che debba essere guarito». Il governatore ha poi sottolineato come quelle "terapie" siano state ampiamente screditate dalla comunità scientifica, citando un rapporto 2015 dal Substance Abuse and Mental Health Services Administration (SAMHSA) in cui si afferma che «le varianti dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere sono normali e le terapie di conversione o di altri sforzi per cambiare l'orientamento sessuale o l'identità di genere non sono efficaci, sono dannosi e non sono pratiche terapeutiche appropriate». Melissa Murray di Outright Vermont ha aggiunto senza mezzi termini: «Le terapie di conversioni equivalgono ad un abuso sui minori».
Di contro i cattolici che sostengono quelle forme di tortura sono ricorsi ai soliti slogan. Walt Heyer afferma: «Bandire le terapie che aiutano alcune persone con le attrazioni dello stesso sesso o di conflitti di identità di genere è, al suo cuore, ingiusta. La libertà civile degli individui di scegliere le terapie deve essere protetto e conservato, non schiacciato dagli avvocati». Insomma, sempre la stessa solfa volta a sostenere che un genitore debba poter imporre ad un minore delle vere e proprie torture solo perché ciò aiuterà a mantenere vivo il pregiudizio contro i gruppi sociali che si vorrebbe punire nel nome di Dio per il solo fatto di essere al mondo.

Una legge simile era in discussione anche nel New Hampshire, ma in quel caso venuto a mancare l'accordo tra la maggioranza repubblica e i democratici ed oggi, 1° giugno, è l'ultimo giorno prima la fine della legislatura.
Sia la Camera che il Senato avevano approvato leggi volte a vietare quella barbara pratica, ma sarebbe stato necessario accordarsi su una versione finale della norma per poterla rendere legge. Ciò non è stato fatto dato che la salute degli adolescenti gay non è stata ritenuta degna di un dibattito parlamentare che sembrava assai semplice dato che i due testi erano praticamente identità. Ma ad affossare tutto è stata la volontà politica del non compire l'ultimo passo per compiacere i gruppi religiosi che fatturano migliaia di dollari vendendo fantomatiche "terapie" nella piena noncuranza della loro dannosità.
Il governatore Maggie Hassan si è detta delusa che il disegno di legge non raggiungerà sua scrivania durante questa sessione di governo. «Sappiamo che la terapia di conversione è una cattiva pratica che danneggia i nostri giovani e l'ultima cosa che vogliamo fare è trasmettere ai nostri giovani che riteniamo che ci sia qualcosa di sbagliato in quello che sono», ha detto Hassan.
2 commenti