Il negazionismo di Malan: «Forza Nuova non era tra gli organizzatori del Family Day»
È sempre difficile non provare imbarazzo nel leggere alcuni tweet scritti da senatori che risultano pagati dalla collettività. Lucio Malan risulta uno degli autori di quei messaggi, ossessionato dal sostenere che l'omofobia rapprendenti una «libertà di opinione» e che il garantire la sicurezza delle minoranze rappresenti una violazione dei diritti di chi vorrebbe compiere veri e propri genocidi. Di questo passo, non si capisce perché Malan voglia discriminare i neonazisti e negare loro la «libertà» di poter manifestare liberamente il loro odio. Stando alle teorie che è solito sostenere contro i gay (ossia il suo credere che gli eterosessuali siano discriminati se i gay avranno anche solo la metà dei loro diritti), allora dovremmo dedurne che anche i nazisti sono discriminati perché c'è l'apologia del fascismo o che un assassino sia discriminato perché non è libero di uccidere... Il fatto che si neghi l'esistenza di una violenza e cerchi di sostenere che la libertà dei suoi amici valga più del diritto all'esistenza di alcuni gruppi sociali pare sufficiente per commentare l'ideologia che sta dietro ad un simile pensiero.
Grave, però, è come il suo negazionismo si spinga sino ad affermare che «Forza Nuova non era tra gli organizzatori del Family Day». Curioso, dato che il figlio del leader di Forza Nuova era proprio tra di loro e in passato era stato protagonista di alcuni convegni organizzati dal padre. E molti si potrebbe dire anche di Toni Brandi, immortalato in compagnia di Roberto Fiore, Alessandro Fiore ed Alex Komov dai filmati di propaganda russa. Considerato come Malan abbia aperto le porte del Senato ad entrambi, c'è da domandarsi se davvero non sappia chi abbia fatto entrare nel cuore della politica.
Ma non solo, Forza Nuova è il motore della Marcia dell Vita sin dalla sua prima edizione e tutti gli organizzatori del Family day risultano esternazioni di quella realtà. Spesso la presenza di Forza Nuova viene nascosta dietro ad un simbolo con un cuore e una croce, ma non ci vuole molto a scoprire che Castagna, leader del circolo Christus Rex, è lo stesso Castagna che si candidò con Forza Nuova e che ottenne un certo risalto mediatico per un video omofobo in cui insultava la coppia gay che salì sul placo dell'Ariston durante il Sanremo del 2013.
E se ancora non bastasse, il senatore potrebbe guardar un video pubblicato il 7 giugno 2014 da repubblica, dedicato ad una "marcia per la famiglia" organizzata da Forza Nuova. Neppure a dirlo, il forzista intervistato è nientemeno che il solito Alessandro Fiore, tra gli organizzatori del Family day. Inequivocabile è come la manifestazione riguardasse solo i militanti del partito di estrema destra, così come il senatore Malan potrebbe farsi aiutare dalla maglietta con scritto "ProVita" per identificare l'uomo a cui ha ripetutamente aperto le porte del Senato. Eppure lui nega e spergiura ciò che è facilmente confutabile.