La NuovaBQ sfotte i cristiani che pregano per le vittime di omofobia


In occasione della Giornata mondiale contro l'omofobia, centinaia di cristiani si sono raccolti in preghiera per le vittime dell'omofobia. Tanto è bastato a far andare su tutte le furie quelli de La Nuova Bussola Quotidiana, intenzionati a rivendicare come Dio sia roba loro e debba servire solo a promuovere l'odio a vantaggio dei partiti di estrema destra, non certo a lanciar per messaggio cristiano che possa contravvenire con il pensiero unico dell'integralismo. L'affondo è contenuto in un articolo di Rino Cammilleri dal titolo "Le vittime dell’omofobia, ma chi le ha viste?".

L'aurore esordisce dicendo che a Catania erano state promosse delle veglie di preghiera in contemporanea con altre iniziative analoghe tenutesi in Italia e nel mondo, passando immediatamente a toni beffardi nell'aggiungere: «Non ho contato quante sono le iniziative analoghe in Italia e nel mondo, né quante siano le "vittime" per cui i catanesi hanno vegliato. Non so nemmeno, a dire il vero, se hanno pregato durante la veglia, ma parrebbe di sì, vista l’autorevole citazione evangelica».
Rimuginando su come qualcuno non gradisca le veglie di preghiera per Mussolini (con un paragone assai irrispettoso dato che paragonare le vittime dell'omofobia a chi ha contribuito alla morte di alcuni di loro pare come mettere sullo stesso piano vittime e carnefici), aggiunge poi:

Le cifre non le ho snocciolate perché mi basta andarci a occhio e a orecchio. Veglie del genere in giro qua e là ci saranno senz’altro state, in fondo una preghiera non si nega a nessuno, Mussolini a parte. Ma non giurerei sulla loro abbondanza. Per quanto riguarda le «vittime», mi basta guardarmi intorno: l’ecatombe non c’è proprio. Certo, vedendo l’accorato appello, un turista mordi-e-fuggi potrebbe pensare che, arrivato lui, i cadaveri degli omo e dei trans assassinati da mano intollerante siano stati appena rimossi dalle strade e il sangue lavato. Però i tiggì periodicamente parlano, sì, di sovraffollamento, ma nelle carceri, non alla Morgue.
Boh. Nemmeno ai tempi della persecuzione nazista contro gli ebrei si tenevano nelle chiese veglie del genere; è vero, non si poteva, ma conventi e sacrestie traboccavano di fuggiaschi nascosti. Oggi traboccano solo di immigrati etero. Insomma, l’emergenza omo-trans è come il trucco del prestidigitatore: se c’è, non si vede. Si dice che l’Italia sia uno dei Paesi più gay-friendly del mondo. Ed è vero, basta dire che è pieno di cattolici e di post-comunisti, i primi succubi delle parole d’ordine lanciate via via dai secondi. Tanto, che questi ultimi ormai non hanno più bisogno di lanciare niente. Gli uni e gli altri guardano alla “cultura” della sinistra americana -che è quella che dette parole d’ordine crea- smaniosi di accodarsi, ciascuno col sistema che gli è proprio: cortei, urla, scontri in piazza e in Parlamento gli uni, veglie in chiesa gli altri.

Come al solito si passa così a sostenere che non esistano vittime dell'omofobia in quel processo di auto-assoluzione in cui si crea odio mentre si nega l'esistenza. È un po' come quando i tedeschi vedevano uscire il fumo dai camini di Auschwitz e facevano finta di non sapere che cosa accadesse lì dentro.

A questo punto lo sfottò diventa esplicito. La Nuova Bussola Quotidiana (tra i promotori delle veglie di preghiera di Adinolfi in cui si chiedeva a Dio di impedire il riconoscimento dei diritti costituzionali delle famiglie gay) dice che l'omofobia non esiste e che i cristiano dovrebbero preoccuparsi di pregare contro gli islamici dato che i loro perseguitati sono più importanti delle persone che l'integralismo perseguita qui in Italia. Intanto tanti ragazzi muoiono, molto altri vengono scacciati dalle loro famiglie ma quelli della Nuova Bussola Quotidiana non li vedono, forse perché troppo impegnati a guardare la loro convenienza:

Se scrutiamo da vicino il poster descritto, lo scafato ex sessantottino -qual sono io- trova una vecchia conoscenza: gli indici e i pollici delle due mani aperti e uniti erano il segno delle femministe. Ma di certo quei ragazzi che li hanno formati a croce-girotondo non lo sanno. La frase evangelica riportata, un vecchio maligno -qual sono (diventato) io- potrebbe interpretarla pro-malo se non temesse la lesa maestà divina. Certo, si potrebbe invitare i vegliatori a pro di problemi inesistenti a occuparsi, che so, di cristiani massacrati (uno ogni cinque minuti: ecco una cifra) da musulmani fanatici o vessati dai comunisti cinesi. Ma sarebbe banale, perché se non ci arrivano da soli è inutile dirglielo.

Inutile a dirsi., vedere dei sedicenti cristiani che gettano merda contro le veglie di preghiera di altri cristiani ci mostra l'ideologia malata di un integralismo che ritiene la religione una propria proprietà, utile per i propri scopi e da deridere se volta a predicare amore anziché odio.
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