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L'odio corre su Facebook: «Fateli fuori tutti 'sti frocioni». GayLex: «Denunciamoli»

La strage di Orlando ha destato la violenza dell'integralismo cattolico e sui sociel network è un fiorire di messaggi minarori volti a festeggiare la morte di quei 50 ragazzi, spesso auspicando che qualcosa di simile possa capitare in italia. È attraverso le pagine di GayPost che lo studio legale GayLex di Bologna lancia un'iniziativa una campagna per denunciare chiunque abbia scritto messaggi che incitano all'odio e alla violenza.
Cathy La Torre, avvocata di GayLex insieme a Michele Giarratano, spiega: «Fino a quando un Taormina, un Adinolfi, una sentinella, si sentiranno liberi di sputare odio su di noi senza per questo essere puniti, chiunque potrà permettersi di insultarci, picchiarci, ucciderci. Sto studiando vie legali per denunciare tutti questi omofobi sputatori d’odio. Chiunque abbia intercettato frasi del tipo: “dovrebbe accadere anche in italia” o “attenti al Gay Pride in Italia” ci mandi screenshot. Li denunceremo per istigazione a delinquere e minacce».
Chiunque si fosse imbattuto in messaggi simili (a prescindere che si riferiscano alla stage di Orlando o meno) potrà inviare gli screenshot all'indirizzo info(at)gaylex.it oppure alla pagina Facebook dello studio.

Ad unire questi messaggi ci sono sempre gli stessi elementi: riferimenti ad un Dio a cui si attribuisce l'odio verso i gay, il sostenere che l'odio sia «una libertà di espressione» o il dirsi discriminati se qualcuno si offende per insulti e messaggi di morte. Praticamente tutto il corollario della propaganda d'odio che gruppi noti hanno sparso per l'Italia nella totale indifferenza da parte della autorità.
Per comprendere l'entità, prendiamo un articolo pubblicato su Facebook da Diretta News, nel quale si dava notizia della strage di Orlando. Se la redazione non ha certo aiutato nel preferire un'immagine di tre uomini mezzi nudi ad una foto reale della discoteca in questione (quasi a voler cavalcare il pregiudizio contro i gay), tra i commenti troviamo frasi di rara violenza. E nonostante qualcuno pare parlare dei pride, si tenga ben presente che quelli sono commenti scritti alla notizia della strage avvenuta all'interno della del Pulse, dove un uomo è entrato con un fucile ed ha parto il fuoco su dei ragazzi che avevano l'unica "colpa" di essere andati a ballare.

Scrivono:


Nel frattempo Gianfranco Amato dice che l'omofobia non esiste mentre Gandolfini ed Adinolfi cercano di impedire una legge per il contrasto all'omofobia sostenendo che quella sia un elegge che viola la «libertà di pensiero». Ma quella che si legge in questi commenti non è certo un pensiero, solo cieco odio e istigazione al crimine.


Immagini: [1] [2] [3]


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