Nichi vendola: «Fuggiti in Canada per garantire futuro e diritti a nostro figlio»
L'Italia non è un Paese civile e la violenza dell'integralismo cattolico non risparmia certo i bambini. Non è una novità come i sedicenti "cristiani" invochino a gran voce che i figli dei gay siano strappati dalle mani del loro genitori e che siano privati da tutele legali per compiacere il loro pregiudizio. E difficile è anche dimenticare con quale violenza Adinolfi lanciava insulti e invettive contro il figlio di Elton John, tramutato in un oggetto da propaganda ideologico immeritevole della dignità che dovrebbe essere dovuta ad ogni genitore.
E che dire di Libero? Un quotidiano nazionale che non esitò a sfottere la famiglia di Vendola e a lanciare ignobile sondaggi in cui si chiedeva se fosse un «papà o un mammo»
C'è Toni Brandi che vuole che nelle scuole si dica ai bambini di non usare il preservativo in modo che possano beccarsi un qualche malattia se non dovessero restare puri e casti sino al matrimonio. C'è Gandolfini che non vuole contrasti alla violenza di genere nelle scuole. C'è Bagnasco che non vuole riconoscere la dignità delle famiglie a lui meno gradite.
Un conto è subire insulti ed affrontare le discriminazioni imposte da una lobby violenta e intollerante, un altro è dover accettare questo per die bambini. È questo il motivo per cui Vendola ha voluto difendere sui figlio dagli integralisti del Family day ed ha deciso di lasciare l'Italia alla volta di un Paese civile.
«Non permetterò che il mondo gli diventi ostile appena tenterà di entrarvi», ha detto riferito a suo figlio. L'ex-governatore della Puglia ha poi spiegato: «Mi sono battuto per i diritti civili tutta la vita e ho vissuto sulla mia pelle la vergogna per gli insulti sulla mia sessualità. Vogliamo solo vivere in pace: non permetteremo che il corpo di nostro figlio diventi una bandiera dei diritti civili».
Lui, suo marito e loro figlio si trasferiranno a Montréal, in Canada. Lì il piccolo Tobia potrà crescere sereno, senza il rischio che un qualche "cristiano" si premuri di fargli del male come atto di ritorsione verso i suoi genitori. Purtroppo l'Italia non è un Paese per gay e l'integralismo è una minaccia per i nostri figli.
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