Orlando. Il commovente appello di un madre che non è più in contatto con il figlio
È la ABC ad aver trasmesso il commuovente messaggio di una madre che non riesce più a mettersi in contatto con il figlio dopo la sparatoria avvenuta in una discoteca gay di Orlando.
La donna racconta di essersi svegliata di soprassalto intorno alle tre di notte, un'ora dopo l'inizio della carneficina al Pulse. Su Facebook ha visto il messaggio di Christopher, un amico del figlio, nel quel e raccontava che c'era stata una sparatoria e che non sapeva «dov'erano i suoi amici». Un altro amico del figlio, Brandon, le ha poi detto di aver visto il ragazzo di Christopher che «era ferito da alcuni colpi di pistola ed era stato preso dal ambulanza, ma non ha visto Christopher uscire fuori dal locale».
Alla donna le autorità non dicono nulla: «Hanno detto che ci sono un sacco di cadaveri nella discoteca e che si tratta di una scena del crimine... quindi potrebbero passare ore prima di scoprire se mio figlio è lì. L'ospedale ha detto che ci sono alcuni cadaveri presso l'ospedale, ma alcuni di loro non sono ancora stati identificati».
Tra le lacrime ha spiegato che è molto «orgogliosa» di suo figlio, spiegando come fosse stato molto attivo all'interno della comunità gay. Al liceo aveva anche fondato una Gay Straight Alliance che gli era valso un premio umanitario.
«Per favore, vediamo di andare tutti d'accordo -ha dichiarato senza fiato la donna- Siamo su questa terra per un tempo così breve, per favore, cerchiamo di eliminare l'odio e la violenza».
Intanto il governatore Scott ha appena ordinato lo stato di emergenza dopo che il sindaco di Orlando la aveva chiesta. Si tratta della terza sparatoria degli Stati Uniti per il numero di morti (a precederla ci sono solo solo quella alla Virginia Tech del 2007 e quella di Breivik nel 2011).
Alle 19:30 ora italiana, Obama rilascerà una dichiarazione sull'accaduto. Sarà il 18° discorso di Obama come presidente dopo una sparatoria.
L'incidente sta facendo aprire gli occhi degli americani su svariarti temi. Ad esempio c'è l'assurda legge che vieta a gay e lesbiche di poter donare il sangue, motivo per cui amici e parenti delle vittime non potranno contribuire all'appello lanciato dagli ospedali per raccogliere il sangue necessario a far fronte all'emergenza. Inoltre c'è da domandarsi se gli Stati Uniti non abbiano sbagliato nell'identificare il loro "nemico" con lo straniero: dall'inizio dell'anno si sono verificate ben 350 sparatorie e solo 2 sono state state commesse da musulmani.
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