Atlanta. Madre omofoba spinge al suicidio il figlio gay
Michael George Smith Jr, noto agli amici come London Jermaine, aveva solo 22 anni quando si è tolto la vita impiccandosi ad un albero di Piedmont Park, ad Atlanta.
La polizia ritiene si sia trattato di un suicidio: impronte compatibili con le sue scarpe sono state rivenute in un vicino bidone, così come un messaggio d'addio era stato pubblicato sulla sua pagina Facebook pochi minuti prima del decesso. London ha lasciato scritto: «Ci vediamo nella prossima vita... sul serio. Il padre mi perdoni».
Le indagini hanno portato a galla anche il presunto movente di un simile gesto. London era gay ed uno studente del Georgia Tech ha raccontato che la sua famiglia era profondamente contraria al suo orientamento sessuale. Il 17 giugno scorso London gli ha anche inviato lo screenshot di una conversazione in cui uno dei suo fratelli gli diceva: «Dio non fa nascere le persone gay. Sei tu che lo sei diventato». Poi gli scrisse: «Mia madre sta insegnando ai miei fratelli il disprezzo verso i gay. Ho chiuso con la vita. Mi hanno colpito al cuore».
Pochi giorni prima gli inviò un altro messaggio con scritto: «Essere gay in America è difficile. Essere nero in Amarica è difficile. Immagina di essere le due cose allo stesso tempo».
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