La Voce del Trentino suggerisce ai sindaci "cattolici" di demandare la celebrazione delle unioni gay agli amici degli sposi
L'integralismo cattolico odia i gay e farebbe qualunque cosa sia in loro possesso per danneggiarli. Hanno chiesto a gran voce che i gay non siano potetti dalle loro violenze, che i gay siano privati dai loro affetti e che gli adolescenti gay possano essere sottoposti a violente torture psicologhe volte a punire la loro natura.
Esattamente come avviene per l'integralismo islamico, anche gli integralisti cattolici seminano morte nel nome di Dio. L'unica differenza è probabilmente risultano più subdolo e perversi. ne è un esempio quella fantomatica "obiezione di coscienza" che si sono inventati nella speranza di poter negare la pari dignità garantita dalla Costituzione, sostenendo che chiunque odi qualcuno debba potergli vomitare in faccia il suo disprezzo anche nell'assolvimento di funzioni pubbliche.
È la Voce del Trentino a mostrarci sino a che punto possa spingersi tale perversione, con un articolo che arriva a dire che:
Diversa la presa di posizione del sindaco di Borgo Fabio Dalledonne, che dichiara: «Io scelgo, secondo le mie personali credenze religiose e per le mie valutazioni etico-morali, di non celebrare unioni civili». Garantirà il rispetto della legge affidando il compito ad assessori e consiglieri comunali, ma non solo, ricorda anche come potrebbero essere un amico o un’amica degli aspiranti “sposi” a ufficializzare la cerimonia, a patto di essere cittadini italiani senza precedenti penali.
Al di là delle solite virgolette offensive e di affermazione volti a sostenere che i gay possono solo aspirare a sposarsi dato che loro non glielo permetteranno mai, si arriva a dire che un sindaco debba poter far sposare quella gentaglia dai loro amici in modo da non avvicinarsi neppure a quei luridi esseri a cui viene negato ogni dignità.
Ad avvalorare tale teoria chiamano il solito Claudio Cia, ideatore delle mozioni contro il fantomatico "gender" nonché responsabile di una serie di azioni volte ad impedire il contrasto al bullismo nelle scuole. Ed è sempre sostenendo che un etero debba poter danneggiare volutamente e consapevolmente i gay qualora si reputi più ariano di loro, dice: «Ci troviamo di fronte a un bivio, da una parte abbiamo sindaci di centrosinistra e alcuni pseudocivici che si adeguano alle leggi ponendole al di sopra della propria coscienza, dall’altra abbiamo qualche amministratore che riesce ancora a far prevalere la propria coscienza, senza per questo impedire il rispetto della legge, consapevole che l’unico vero fallimento nella vita è il non agire in coerenza con i propri valori».
Ovviamente qualora qualcuno dovesse pensare che il pagare questa gente con le proprie tasse sia contro la loro coscienza, tale regola non vale: chi non paga lo stipendio a Cia viene spedito in galera. Solo agli ariani è permesso danneggiare chi non piace all'integralismo cattolico.
E se questo non bastasse,Cia dice che i diritti sono questioni di numeri e possono essere tranqueillamente negati se a beneficiarne non sono quei sedicenti "cattolici che invocano Dio quale arma d'odio. Con il classico tono populista di chi spera di ottenere vantaggi politici nel danneggiare il prossimo, aggiunge: «Ricordo ancora quando il Comune di Trento istituì nel 2006 il “Registro delle unioni civili” presentandolo come evento epocale, quando alla fine del 2014, otto anni dopo, vedeva iscritte 6 coppie dello stesso sesso, senza che nessuno sapesse se queste esistevano ancora. Ecco perché tutto questo “fermento” pare quanto mai sproporzionato e funzionale ad una politica che punta a temi ideologici e scarsamente aderenti alle necessità che provengono del territorio».
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Nella foto: in mezzo alle icona sacre, l'amministrazione comunale di Borgo Valsugana e il loro sindaco Fabio Dalledonne, l'uomo che non vuole garantire diritti stabili alle coppie gay nel nome delle sue peronali convinzioni religiose.