ProVita loda i "cristiani" che insultano i gay e li accusano di essere malati
Se eravate in apprensione, potete tirare un sospiro di sollievo: anche oggi l'associazione ProVita si è ricordata dei gay e si è premurata di lanciare suoi soliti insulti finalizzati a crear e odio e violenza contro di loro. Nello specifico, oggi era il turno del sostenere che none esistano discorsi d'odio contro i gay, dato che la loro tesi è che non ci sia nulla di sbagliato nel dire che «le pratiche omosessuali» comportino «spirituali e materiali» e che Dio «ucciderà» chiunque non discrimini.
Scrive il sito integralista:
Al gay pride di Toronto, quest’anno, ha partecipato un predicatore cristiano, con un gruppo si suoi correligionari. Invece di distribuire preservativi, distribuiva volantini che informavano sulle conseguenze spirituali e materiali che discendono dalle pratiche omosessuali.
Per poter partecipare alla sfilata, hanno pagato 100 dollari e si sono registrati come “Gay Zombies Cannabis Consumers Association”. Bill Whatcott , leader del gruppo e predicatore di strada, ha detto a LifeSiteNews che ha voluto offrire una testimonianza profetica e inequivocabile contro la celebrazione dell’omosessualità, offrendo alle persone coinvolte nello stile di vita gay una via d’uscita, attraverso una chiamata al pentimento e alla conversione, a rivolgersi a Gesù Cristo per essere salvati: “Abbiamo voluto dare alla gente questo messaggio perché è la verità.”
Whatcott, come predicatore di strada, in altri gay pride è riuscito a distribuire solo qualche decina di opuscoli. Una volta l’hanno anche arrestato, nel 2013, accusandolo di “hate speech“. Più volte Whatcott ha denunciato di essere vittima di discriminazione, bullismo e reati d’odio lui stesso, ma ovviamente le sue denunce non vengono neanche prese in considerazione. Questa volta, invece, vestiti da zombie gay, lui e i suoi sono riusciti a distribuire migliaia di opuscoli.
Chiedevano alla gente: “Volete fare zombie-sesso sicuro?” e la gente sembrava divertita. Tranne una donna che, dopo aver letto il volantino, ha cominciato ad urlare, inveire e insultare pesantemente i “gay zombie”, ma ormai la maggior parte del materiale era stato già distribuito.
Se l'italiano non è un'opinione, l'invito è a cercare di danneggiare i gay e offenderli attraverso il ricorso a subdoli trucchi. Un atteggiamento tanto vigliacco viene esaltato dall'associazione di Brandi, nonostante sarebbe come se qualcuno suggerisse di infiltrarsi ad una processione religiosa per distribuire volantini contenenti bestemmie. Ma nella mente dell'integralismo è giusto fare del male ai gay, mentre chi si dice "cristiano" deve avere ogni tutela anche quando ogni suo gesto lascerebbe intendere che che quella definizione sia tata usata solo per nascondere ideologia che di cristiano non hanno nulla.
Precisato che il predicatore è la vittima di quegli sporchi gay che non si lasciavano insultare in silenzio (che cattivi!) l'associazione ProVita passa a sostenere che i gay sono persone malate e che «verruche anali, orali e AIDS» a loro dire «si diffondono prevalentemente tra coloro che praticano il sesso gay». Ed è incalzando la dose che si arriva a sostenere che l'omosessualità porti alla morte:
Whatcott ha spiegato che la legge naturale è chiara, l’omosessualità è incompatibile con la natura umana. La malattia, la morte e la confusione sono le realtà tristi che conseguono allo stile di vita omosessuale. Gli ‘zombie gay‘ sono sinceramente preoccupati per il benessere spirituale, psicologico e fisico di tutti i loro fratelli partecipanti al gay pride, quindi vogliono dare queste informazioni accurate e veritiere per incoraggiarli ad astenersi dalle pratiche omosessuali, dice l’opuscolo.
Sul retro, l’opuscolo afferma anche che il rifiuto del vero matrimonio, tra un uomo e una donna, è in diretta opposizione alla legge di Dio. Ed è dovere di ogni buon cristiano avvertire che coloro che scelgono di ribellarsi a Dio che li ha creati, lo fanno a loro rischio e pericolo di morte eterna. "A te che leggi questo volantino vogliamo anche far sapere che c’è un Dio che ti ama, e che è reale, e che ha fatto di tutto per indicarti la strada verso di lui".
Insomma, ci vuole davvero un bel coraggio a sostenere che non ci sia odio nell'affermare che Dio voglia «la morte eterna» di chi sposa un altro uomo o un'altra donna secondo quella natura che Dio a donato loro contro il volere di Brandi e di Whatcott. Ma se lo stato si ostinerà a non tutela i cittadini da simili attacchi di incitamento all'odio, è facile immaginare che la propaganda continuerà a degenerar ere di giorno in giorno nel nome di quella che evidentemente è la convenienza di un uomo violento come Brandi.
Inutile a dirsi, va notato anche che la possibilità che un gay possa morire è direttamente proporzionale alla violenza con cui l'integralismo cattolico cerca di armare quei sedicenti "cristiani" che contribuiranno a creare discriminazione, omicidi e pregiudizi contro una porzione della popolazione. Allo stesso modo, la prevenzione è quell'informazione che Brandi esige sia bandita dalle scuole, non certo il sostenere che alcune persone non debbano poter vivere secondo natura perchPé quella natura non è gradita al pensiero unico di Brandi.
Qui e qui è possibile constatare l'odio e il pregiudizio contenuti nei volantini promossi da ProVita (attenzione: all'interno del volantino "cristiano" sono contenute immagini forti con anche immagini di cadaveri). Nel 2013 la Corte Suprema del Canada ha convalidato l'arresto di Whatcott per incitamento ll'odio. Nel 2014 è stato arrestato per violazione di domicilio in una università canadese dove tentava di distribuire i suoi volantini. Nel 2015 è stato fermato per aver distribuito il testo di una canzone intitolata "uccidi gli omosessuali". Poco dopo il predicatore ha annunciato di aver definitivamente lasciato il Canada per fuggire nelle Filippine.
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