I mille «no» dell'educazione sessuale secondo il Vaticano
Il Vaticano ha rilasciato un documento sull'educazione sessuale curato dal Pontificio Consiglio per la Famiglia guidato da monsignor Vincenzo Paglia. Come consuetudine si tratta di un documento negativo, ossia incentrato a dire ciò che non deve essere fatto più che a suggerire come costruire un rapporti. Forse anche perché la nuova Inquisizione vieta tutto: la loro unica teoria è che «esistono solo "Due modi di donarsi: la verginità e il matrimonio».
La Genesi viene citata per sostenere che l'omosessualità non debba essere accetta, così come si sostiene anche che non si debba mai rimorchiare qualcuno perché tale atto rappresenterebbe una «cosificazione dell'altro». Una volta che il partner si materializza miracolosamente (dato che è vietato provarci con chicchessia), l'unico aspetto che interessa alla Chiesa è che non si faccia sesso. Mai.
Il documento si lancia poi nel sostenere che «l'assenza di genitalità nel fidanzamento non implica un silenzio della sessualità», anche se poi agli educatori viene suggerito di spiegare tale concetto facendo guardare il film "Hakito", la storia dell'amicizia tra un bambino e il cane di suo nonno.
Riguardo all'uso del preservativo, affermano che «le statistiche» dimostrerebbero che il suo utilizzo aumenterebbe il contagio. E se tale asserziine è folle, già in altri contesti l'integralismo si era detto certo che con la paura dell'Hiv nessuno avrebbe più fatto sesso e «statisticamente » l'astinenza è più sicura del preservativo. E se sulla contrarietà all'aborto la Chiesa trova maggiori sostenitori, vergognoso è come motivino la loro posizioni asserendo che «la scienza ci dice che l'essere umano è tale sin dal momento del concepimento». Ormai pare che per questa gente tutto sia «scienza» anche quando si parla di etica.
Autoerotismo e masturbazione vengono concepiti come atti separati, ma entrambi vengono bollati come peccato. Dicono che «la finalizzazione dell'impulso sessuale non incanala la persona ad uscire da se stessa per dirigersi verso un'altra bensì a simulare la causa neurofisiologica che produce lo scarico di tensione con uno stimolo genitale».
Questa è l'educazione sessuale secondo una Chiesa che è più impaurita da chi si ama che da chi odia. »