Ora ProVita diche che i gay sono dei malati e che l'eterosessualità è l'unico orientamento sessuale esistente in natura

Toni Brandi è uno di quei personaggi che rende il mondo un posto peggiore per miglisia di persone, costantemente e violentemente vittime della sua diffamazione, dei suoi insulti e della sua denigrazione. La qualità di vita di un intero gruppo sociale è peggiorata dalla propaganda messa in atto da un vecchio che si crede "migliore" in virtù del suo orientamento sessuale e che, come unica ragione di vita, propaganda odio contro di loro. Deplorevole è poi come dica che lo faccia per «i bambini», nonostante ogni evidenza ci mostra come siano proprio loro le prime vittime di un uomo che cerca di trasformare i genitori bigotti in sanguinari carnefici pronti a fare del male ai loro figli.
Ed è così che, ancora una volta, l'uomo si lancia nel dire che i gay sono dei malati, degli anormali e delle persone indegne di diritti. Il tutto perché lui, da sedicente eterosessuale, sa bene che chiunque sia diverso da lui sia sbagliato dato che lui è il migliore, il più ariano, il metro di giuduzio unico ed ultimo.

L' articolo parte con la solita finta retorica di cui ProVita si nutre quasi al pari del suo abuso di virgolette atte a togliere dignità alle loro vittime. Scrivono:

Il “matrimonio gay”? Un segno di civiltà, un grande progresso! Finalmente tutte le persone possono avere gli stessi diritti, non ci sono più discriminazioni, gli stretti vincoli della tradizione vengono abbattuti…
Questo è quanto ci viene propinato ogni giorno, su gran parte dei mass media. Ed è una grande bufala, colossale.
Non solo perché non si tratta di matrimonio, che è solo tra un uomo e una donna, ma anche perché è la stessa scienza – oltre che la legge naturale e il buon senso – a sostenere che il “matrimonio gay” è sbagliato.

Se gia è ridicolo citare «la scienza» mentre si parla di un'unione sociale, il peggio arriva nel leggere:

Le ricerche, i dati, le statistiche… tutto porta allo stesso risultato: l'unione tra due persone dello stesso sesso «non s'ha da fare», anche perché porta a un innalzamento dei tassi di suicidio.

Per chi avesse avuto dubbi, ovviamente non è il matrimonio a creare suicidi ma l'omofobia che la gente come Brandi cerca di diffondere con ogni mezzo. Siamo dinnanzi a chi usa le sue vittime per sostenere la necessità di crearne di nuove.

Si passa poi a spacciare per "scienza" l'odio di un uomo che vuole "curare" i gay. Con i soliti toni pomposi di chi dice che qualunque poraccio fomenti omofobia sia un grande luminare, scrivono:

In proposito è stato recentemente pubblicato un interessante libro dal titolo La scienza dice “no”. L'inganno del “matrimonio” gay. Autore è lo psicoterapeuta di fama internazionale Gerard van den Aardweg, che è specializzato nel trattamento delle persone con tendenze omosessuali. Sì, avete letto bene, il dottore in questione lavora anche con persone che vivono con fatica il loro orientamento sessuale: l'omosessualità non è una condizione perenne, bensì una tendenza disordinata (anche se, per precisa volontà delle lobby, non è più considerata una malattia) rispetto alla quale è possibile compiere – se lo si desidera, senza alcun obbligo – un percorso terapeutico. Sempre a patto che, in Italia, non venga approvato il ddl Lo Giudice, che minerebbe la libertà di esercitare la professione da parte di moltissimi terapeuti, con un notevole danno per tutti.

L'assurdità di quanto dichiarato è tale da non meritare ulteriori commenti se non il ricirdare che l'Ordine degli Psicologi vieta quelle fantomatiche "terapie" da anni. Il motivo è semplice: si tratta di violenze inutili e dannose, spesso fonte di atti lesionistici o di suicidi. Incommentabile è come Brandi possa dire che il mancato suicidio di un gay sia «un danno per tutti».

L'articolo aggiunge:

Nel libro in questione, lo psicoterapeuta confuta le diverse tesi volte a sostenere che l'omosessualità sarebbe semplicemente un “orientamento sessuale” possibile tra tanti, e dunque perfettamente “normale” e, anzi, “naturale”. Il che è, come dimostra Gerard van den Aardweg prendendo spunto dalla sua decennale esperienza terapeutica, un'affermazione scientificamente errata e, dunque, pretestuosa.
A smentirla è sufficiente un po’ d'ironia, oppure una semplice analisi storica del fenomeno per cui ognuno potrebbe “scegliere” il proprio sesso.

Inutile a dirsi, l'unico a credere che qualcuno voglia «scegliere» il proprio sesso è Brandi, dato che chiunque altro parla di un sesso biologico e di un genere che già esistono e devono essere accettsti anchedalla società. Al solito siamo dinnanzi a chi attribuisce falsità ai propri nemici solo perché è più facile attaccare una bugia che trovare argomentazioni contro la verità.

Si arriva così a dire:

Il gene gay non esiste e l'orientamento sessuale è, per tutti, naturalmente eterosessuale.
Poi, in certi casi è possibile che si sviluppi una tendenza omosessuale, per motivi legati all'origine familiare, piuttosto che all'educazione o all'influsso socio-culturale. Ma questa condizione non è la norma, non è naturale e non è irreversibile. Ce lo dice la scienza, ce lo dice il buon senso e ce lo dicono le tante testimonianze di persone (come Luca di Tolve o anche lo scrittore Giorgio Ponte) con tendenze omosessuali che –dopo un serio lavoro personale– hanno raggiunto una condizione di serenità anche nella sfera dell'orientamento sessuale.

Certo. Se due persone odiano sé stesse allora è evidente che le migliaia di persone gay siano tutte idiote dato che la loro esperienza non coincide con la propaganda di Brandi. Ma forse basta notare come questa gente neghi la scienza, la natura e la vita stessa al solo scopo di creare odio. E forse non serve neppure di spiegare loro che la loro vita si basa su falsità dato che le continue contraddizioni di questa gente dimostri chiaramente come l'unico loro obiettivo sia usare e legittimare l'omofobia a vantaggio dei gruppi neonazisti a cui quella gente è legata. Ma, soprattutyo, davvero Brandi ignora che in natura l'omosessualità è stata riscontrata in decine di specie mentre l'omofobia esiste in una sola? Dunque chi è contronatura? La natura stessa o l'odio di Brandi?


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