Trump ha donato 100mila dollari al leader di un gruppo estremista anti-gay
Negli Stati Uniti ci si sta interrogando sui rapporti tra Donald Trump e Tony Perkins. Si è infatti scoperto che il candidato conservatore gli ha donato ben 100mila euro dopo che la sua casa è stata colpita da un'alluvione, ossia da un fenomeno che il sacerdote sosteneva fosse la punizione divina per i gay.
Perkins è il leader del Family Research Council, un gruppo anti-gay classificato come gruppo d'odio estremista dal Southern Poverty Law Center.
In passato ha incolpato i gay dell'Olocausto, ha sostenuto fossero la causa della pedofilia e si è detto certo che ben presto avrebbero rinchiuso i cristiani in campi di concentramento. Insomma, il solito omofobo che usa Dio per giustificare il suo odio. Trovò persino da ridire sul progetto di prevenzione dei suicidi "It Gets Better", asserendo che quella campagna anti-bullismo fosse «disgustosa» e «parte di uno sforzo concertato per reclutare [i bambini] in quello stile di vita».
E se una donazione ad un simile soggetto è già di per sé un fatto grave, l'atto potrebbe essere ritenuto in violazione delle regole di finanziamento delle elezioni dato che in precedenza Perkins ha fornito servizi per la campagna elettorale di Trump: è infatti lui l'autore del discorso elettorale di Trump che creò scandalo per la presenza di citazioni bibliche riportate in maniera errata.
La notizia arriva una settimana dopo la conferma della partecipazione di Trump ad una manifestazione Famiglia Research Council che vedrà la presenza di numerosi attivisti anti-lgbt.
Negli ultimi dieci anni, tutti i candidati presidenziali repubblicani erano stati invitati, ma nessuno prima di Trump aveva accettato per non essere associati alle ideologie estremiste di quella gente.