Turchia. Un rifugiato gay è stato stuprato, accoltellato e decapitato
I suoi amici l'hanno potuto riconoscere solo dai pantaloni che indossava dopo che il corpo di Wissam è stato trovato decapitato, accoltellato e violentato.
Muhammed Wisam Sankari, è un rifugiato siriano che era arrivato a Istanbul lo scorso anno. Aveva lasciato la sua casa di Aksaray la notte del 23 luglio ed è stato trovato morto a Yenikapi, a 500 chilometri di distanza, il 25 luglio scorso. I suoi amici raccontano che voleva lasciare la Turchia perché temeva per la sua incolumità. Già in precedenza era stato minacciato, rapito e violentato da un gruppo di uomini.
A raccontare i fatti è il suo amico Gorkem, il quale spiega che «Era uscito ma non è più rientrato per tutta la notte. Il giorno successivo, siamo andati panico quando non siamo riusciti a contattarlo. Domenica scorsa la polizia ci ha chiamati. Siamo andati a Yenikapi con Rayan. Avevano colpito Wisam con violenza. Con così tanta violenza che due coltelli si sono rotti all'interno del suo corpo. Lo avevano decapitato. Il suo corpo era irriconoscibili ed alcuni dei suoi organi interni erano stati estratti. Lo abbiamo potuto identificare solo dai pantaloni che indossava».