Gianfranco Amato torna a vantare falsi patrocini

È nel comune di Cento che Gianfranco Amato ha tenuta una dei soliti comizi in cui l'avvocato pretende di decidere che cosa sia una famiglia. Attraverso slide decontestualizzate e discutibili affermazioni, al pubblico viene sempre propinata la solita teoria riguardo al fatto che sia Dio a volere che i gay non abbiano diritti, sostenendo che ciò che crea una famiglia non è né l'amore né i rapporti impersonali ma solo un pene eretto che penetra una vagina. Nulla di più, la famiglia è l'atto sessuale che deve necessariamente essere compiuto da persone eterosessuali.
Dinnanzi ad una tale deriva blasfema e violenta, molte sono state le critiche dinnanzi ad un Comune che aveva deciso di patrocinare l'evento. Peccato che il Comune non abbia mai neppure ricevuto la richiesta di quel patrocinio, motivo per cui ha intimato ad Amato di rimuovere il simbolo del Comune dai suoi manifesti. L'evento era stato realizzato insieme ad Adinolfi e a ProVita (più alcune associazioni a scatola cinese che risultano includere sempre i membri di quei gruppi).

Nel frattempo non solo l'avvocato ha approfittato della possibilità di far credere che le istituzioni fossero al suo fianco nella sua battaglia contro la dignità e la vita dei gay, ma ha pure fatto vittimismo dinnanzi alla doverosa decisione del Comune nello scrivere su Facebook:

Questa sera l'avv. Amato sarà a Cento in una conferenza dal titolo: "Famiglia, creazione dell'uomo o progetto di Dio?" Ma per qualcuno questa conferenza non merita il patrocinio del comune anzi non dovrebbe proprio essere svolta. Troppo omofoba!!
Ci vediamo tutti a Cento per sostenere l'avv. Amato e la nostra libertà di parlare!

Apprendiamo così che l'avvocato sia convinto che l'attribuirsi patrocinio mai concessi e che mentire alla popolazione rientri nella "libertà di parola", forse quella stessa "libertà" che usa per sostenere le sue tesi o per l'attribuire il suo volere a Dio.
Inoltre va sottolineato che questa non è la prima volta in cui Amato si attribuisce patrocini mai ricevuti. In passato vantò il falso patrocinio della Sapienza di Roma, il falso patrocinio della Regione Piemonte e falso patrocinio dell'Agesci. Non ha mai chiesto scusa per quei gesti e, sopo essere stato scoperto, ha sempre reagito aggredendo chi aveva osato non concedergli supporto nella sua crociata contro Dio e contro il creato attraverso il fantasma del "gender" e il vantaggio politico che la paura è capace di creare.

Clicca qui per guardare il messaggio in cui Amato si vantava di aver ricevuto il patrocinio.


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