La Lega sfotte i gay che non riescono a unirsi civilmente a causa loro


Le Lega ha fatto di tutto pur di rallentare ed impedire le unioni civili, in quel contesto populista in cui Slavini spera di ottenere consensi attraverso la legittimazione dell'odio e della violenza contro la comunità lgbt. Imbarazzante è poi come sia sempre lui a sfottere i gay che non sono ancora riusciti a sposarsi a causa del suo disprezzo, eppure è quanto accaduto sulle pagine de "Il Sud con Salvini".

Il sito leghista ha pubblicato un articolo intitolato «Legge Cirinnà – flop annunciato – solo 12 le “unioni civili”» in cui si ricorre alle solite virgolette volte a togliere dignità alle parole in una negazione della realtà. Se chiunque conosca l'argomento sa quanta gente stia impazzendo dietro a Comuni che non hanno idea di come muoversi, loro tirano già le fila e bocciano i diritti delle minoranze come un qualcosa di unitile:

Per due anni, si è subiti la pressione di giornali, radio, TV e media in generale, in Parlamento si è lavorato giorno e notte per arrivare ad una legge che desse dignità a chi diritti (?) non ne aveva.
Oggi scopriamo invece, che dopo oltre due mesi dalla tanto agognata legge Cirinnà, solo un misero numero di persone si è, “unito civilmente”. Nessuna corsa, nessuna fila, solo una decina di coppie, hanno fatto il “grande passo” e poche centinaia quelle in attesa di farlo.

Nello stile classico della propaganda populista, il gruppo politico afferma che i gay non hanno diritti e spiega che la dignità verso le persone che si vogliono discriminare siano da intendersi come un qualcosa che si «subisce». Sostengono si subisca l'Europa, si subisca l'immigrazione, si subiscano i gay e che tutto ciò sia intollerabile perché Salvini odia tutte quelle cose e vuole imporre alla nazione una politica integralista che sia subita dai gruppi sociali che non figurano fra i suoi migliori elettori.

Dicendo poi che centinaia di persone non contino nulla, iniziano a dare i numeri:

Capofila con più “uniti” e più “prenotati” è Milano, la città meneghina ha all’attivo ben 6 celebrazioni e 220 in attesa, segue Firenze, città famosa per il Medioevo (epoca che piace poco ai nostri amici arcobaleni), i Medici e da oggi anche per 2 neo-coniugati ed altri 38 in fila ad aspettare il proprio turno.
Roma e Pisa a quota 0(ZERO!) riti, anche se la città eterna ha, 111 coppie in attesa di celebrare il loro sogno, mentre, la città dalla torre pendente solo 5.
Napoli, Palermo, Torino e Bologna sono in coda con 1 solo vincolo davanti all’ufficiale di stato civile, per tutte però, c’è sempre la solita lista di attesa, Bologna ha 100 attendenti, la grillina Torino ben 50 coppie,Palermo 31 e Napoli solo 4.
Visti gli esigui numeri ci viene da confermare il nostro pensiero pre-legge, tutta questa moina non serviva a nessuno, se non alle associazioni lgbt e alla loro comunità, che sfruttano fino al midollo il loro peso sulla politica.
Oggi hanno portato a casa il contentino del simil-matrimonio, domani magari tenteranno in uno pseudo-parto o una leggiucola che mira a imbavagliare il prossimo.
Forti dell’esperienza fatta, restiamo alla finestra e non molliamo la presa, al peggio si sa, non c’è mai fine e noi ne sappiamo qualcosa.

per la serie: la Lega vi lascerà senza lavoro, continuerà ad aumentare i ticket sanitari e finirà di distruggere la sanità lombarda... ma poi farà del male ai gay e voi dovreste voltarla solo perché fare del male al prossimo è più importatene che costruire un futuro per tutti. E questo solo perché così potrà trovare scuse per alimentar el'anti-europeismo sino a svendere l'Italia a Putin per un pugno di rubli.
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