La tattica della contrapposizione con cui Filippo Savarese crea odio contro i gay
Filippo Savarese è un uomo che va in giro a sostenere che l'odio e la violenza contro gay e lebiche sia una lecita «libertà di opinione», anche se poi non perde mai occasione per sostenere che chiunque la pensi diversamente da lui debba essere messo a tacere nel nome della su ideologia integralista.
Capita così che se Gay.it osa esprimere delle lecite perplessità sulla santificazione di Madre Teresa di Calcutta, il portavoce della Manifest pour Tous non perde tempo a strumentalizzare il tutto per sostenere che la religione sia in opposizione ai gay e che i gay non possono vivere se qualcuno si dice cristiano. Insomma, la sua libertà è senza alcun limite, al punto che ad alcune persone deve essere negato il diritto stesso all'esistenza se a lui sgraditi.
Facendo molta attenzione a non citare mai la argomentazioni della controparte pur di sostenere che essere gay sia da ritenersi un attacco a quei cristiani che non tollerano l'esistenza dell'omosessualità nel nome dei pregiudizi che provano contro l'opera di Dio, l'integralista scrive su Facebook:
Il più importante portale web di cultura LGBT ha pubblicato un articolo intitolato "Contro Madre Teresa di Calcutta", rilanciando una ridicola inchiesta secondo cui la Santa sarebbe stata in realtà una disturbata mentale che godeva della sofferenza altrui. Eppure anche la comunità omosessuale dovrebbe essere profondamente grata della sua carità (e accenderle un cero anche oggi), se solo all'orgoglio aggiungesse un pizzico di memoria storica.
Gravissimo è il link che Savarrese inserisce per sostenere che i gay dovrebbero essere grati a Teresa di Calcutta, ossia la notizia della fondazione per una casa dedicata malati d’Aids. Ed è dunque ricalcando i più biechi pregiudizi che il leader del gruppo d'odio pare sostenere che i gay siano tutti malati di Aids.
Poi, dinnanzi ad alcuni suoi seguaci che muovevano esplicite minacce nei confronti dei gay, Savarese rincara: «Ho dovuto eliminare alcuni commenti. Restiamo nello stile di Madre Teresa, anziché in quello Lgbt»- Difficile è non notare come ogni suo gesto, ogni sia parola e ogni sua bestemmia siano sempre orientate a creare un "noi" e un "loro" in quella stessa chiave di opposizione che nel secolo scorso diede vita al nazismo. La sua opera satanica par così orchestrata nella creazione di una inesistente opposizione che possa spingere "i suoi" a compiere atti ai danni di quella popolazione che lui non sopporta possa vivere.