Lucio Malan parla di «dittatura gender» dinnanzi ad un Sudafrica che ha negato l'accesso ad al pastore che invitava ad uccidere i gay

Lucio Malan è uno dei referenti politici dell'integralismo cattolico. Il senatore risulta impegnato da tempo nel cercare di ottenere consensi elettorali attraverso la promozione di discriminazioni e di vere e proprie ritorsioni contro quella parte della popolazione che lui reputa insegna di pari dignità in virtù del proprio orientamento sessuale.
Forse nella speranza di compiacere l'integralismo cattolico, oggi Malan si è spinto sino a difendere un integralista statunitense che aveva annunciato di volersi recare in Sudafrica per cercare nuovi seguaci a cui raccontare che i cristiani devono esultare ogni volta che un gay viene ucciso con un colpo di fucile. E dinnanzi ad un Sudafrica che ha negato a Steven Anderson la possibilità di poter accedere nel Paese in virtù di un accertato rischio che quella visita potesse rappresentare un reale rischio per la vista stessa di migliaia di cittadini lgbt sudafricani, è attraverso Twitter che Malan si è scagliato contro chi ha condiviso quella scelta scrivendo: «E si vantano pure che la dittatura gender avanza».

Anderson cita ossessivamente i passi del Levitico ed ha sostenuto che uno sterminio sistematico dei gay avrebbe permesso di debellare l'Hiv. Si sarebbe dovuto recare nel Paese sudafricano insieme ad altri venti integralisti statunitensi, pare tutti legati a quelle stesse lobby che hanno cercato di introdurre la pena di morte per i gay in Uganda. Attualmente si trova in Botswana, dove sta tenendo conferenze per sostenere che la «libertà di religione» sia garantita dalla legge che punisce l'omosessualità con sette anni di carcere.
Il ministro degli interni sudafricano, Malusi Gigaba, ha spiegato che: «In uno Stato democratico abbiamo il dovere di proteggere da tutte le forme d’odio contro persone lgbt così come contro ogni altra persona».

Non la pensa così Lucio Malan, evidentemente convinto che un'azione volta a tutelare le minoranze da una persona che voleva ucciderle sia da ritenersi una «dittatura». Il tutto, peraltro, mostrandoci come quel fantomatico «gender» che i cattolici usano ossessivamente nella loro propaganda anche se risultano incapaci di definirlo venga qui utilizzato come sinonimo di gay. Per la serie, il «gender» è impedire che qualcuno possa incoraggiare dei fanatici a prendere un fucile per fare una strage di gay come avvenuto ad Orlando fra gli applausi di Anderson.
Main quella continua contraddizione che contraddistingue il senatore forzista, Malan sostiene che il Sudafrica dovrebbe permettere l'accesso a tutti gli stranieri che vogliono recarsi lì per distruggere la loro democrazia attraverso discorsi d'odio mentre inneggia a chi nega l'accesso degli stranieri in Italia. Anzi, per promuovere l'odio contro gli stranieri arriva persino a condividere notizie presi da siti-bufala come "La gazzetta della sera".


Leggi l'articolo completo su Gayburg
Ed ancora:
Gli incendi in Australia? Ovviamente sono colpa dei gay
L'Irlanda mette al bando Steven Anderson, il predicatore statunitense che invita a lapidare a morte i gay
Il pastore anti-gay Steven Anderson: «George Michael è all'inferno perché Dio lo odia»
Anche il Botswana ha respinto il pastore omofobo. Steven Anderson verrà espulso per estremismo
Il Sudafrica rifiuta l'accesso a Steven Anderson, il pastore cristiano che vuole uccidere i gay
Il pastore che ha elogiato l'assassino di Orlando vuole andare in Sudafrica a cercare nuovi adepti