Omofobia Grande Fratello Vip: Clemente Russo dà del «ricchiuncello» a Bosco Cobos
Pare proprio che la casa del Grande Fratello VIP stia fornendo l'immagine di un'Italia troglodita in cui cui l'insulto omofobo viene considerato una battuta divertente da condividere con gli amici. La vittima di quel bullismo è Bosco Cobos, deriso in continuazione perché ritenuto troppo effeminato.
La vicenda ha avuto inizio alcuni giorni fa, quando Clemente Russo ha affermato: «Non mi viene di chiamarti Bosco... Esiste un nome simpatico a Napoli: è una verdura buonissima, si chiama friariello, ti posso chiamare friariello? Da oggi in poi sei ‘o friariell’». Poi ha spiegato a Valeria Marini e Costantino Vitagliano che «Friariello vuol dire un’altra cosa: fru fru, fragolino, ricchiuncello. Lui non lo sa. Mo’ esce da qua e dice: “Tutti mi chiamano friariello, perché?”». E già altre risate.
E se un'uscita così meschina non avrebbe meritato pubblicità, difficile è tacere dinnanzi ad una situazione che si sta protraendo ormai da giorni. La Marini ha ormai fatto suo quell'epiteto, mentre agli spettatori è toccato sentire frasi come «È femmina come me, è proprio femmina… Friariello» (Valeria Marini), «Tiene la cazzimm come è femmin» (Clemente Russo) o «Si vede che non è cattivo, è un buono. Io non c'è l’ho con LORO, c'è spazio per tutti» (Costantino).
Frai inaccettabili che rischiano di far sentire legittimati i bulli e che discriminano quagli adolescenti che magari stavano seguendo le gesta dei loro beniamini prima di ritrovarsi a subire insulti vergognosi da parte loro. Un orribile spaccato di televisione, aggravato da come Mediaset non abbia preso alcun provvedimento (contrariamente a quanto è avvenuto in passato per chiunque abbia osato offendere la sensibilità dei cattolici, dato che in quel caso si è assistito all'eliminazione istantanea dei concorrenti). Evidentemente i gay valgono meno, molto meno, e non meritano alcun rispetto. Un motivo in più per cambiare canale e magari guardarsi guardare Pechino Express...