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Cluadio Sona: «Il mio obiettivo è portare un messaggio di normalità»

«Il mio obiettivo è portare un messaggio di normalità a chi ci guarda. La figlia di una mia cliente del bar ha sei anni, mi conosce e mi ha visto in TV perché segue il programma. Non si è posta nessuna domanda. Ha visto una cosa bella che non deve turbare nessuno: l'amore».
È quanto dichiarato da Claudio Sona, primo storico tronista gay di Uomini e Donne, dalle pagine di TV Sorrisi & Canzoni. Parole che trovano una indiretta conferma nell'evidenza di come sia l'ignoranza a creare omofobia in virtù di come la gente sia portata a temere ciò che non conosce. Ma se Adinolfi andrà ancora in giro a dire che tutti i gay sono potenziali assassini, uno spettatore potrà pensare a Claudio e domandarsi se davvero ce lo se si può immaginare con un coltello in mano pronto a sgozzare la gente per strada. E se Brandi dice che quello dei gay non è amore ma lussuria, si potrà ripensare allo sguardo di Claudio per domandarsi se davvero quelle scintille non esprimano un vero sentimento.
E tale evidenza è anche statistica, come nel caso dell'Irlanda dove il numero di persone contrarie ai matrimoni gay si è dimezzato nel corso degli ultimi cinque anni, anche a fronte di come abbiano visto che l'introduzione dei matrimoni egualitario non hanno «cancellato la famiglia» com'è solito dire Amato, né hanno provocato allusioni come paventato da altri sedicenti cristiani. Una volta toccato con mano come il che riconoscere l'amore altrui non crei alcuna differenza nella propria vita, vien da sé che la gente non abbia più motivo di aver paura e di opporsi alla felicità altrui.


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