La Lega Nord promuove l'incontro di omofobo Brandi, in quel connubio dove l'odio ha meri fini politici
È la Lega Nord provinciale di Venezia a promuovere l'incontro omofobo che ProVita sta portando in giro per l'Italia al fine di promuovere l'odio contro le presone lgbt. In quel connubio dove il Carrioccio appare sempre più vicino alle rivendicazioni di Forza Nuova (e dove le porte di Radio Padania sono perennemente aperte alla propaganda di Toni Brandi) non c'è nulla da stupirsi se le rivendicazioni contro la fantomatica "ideologia gender" abbiano sempre scopi partitici e politici a favore di gruppi che da anni cavalcano qualunque forma di pregiudizio per ottenere voti in cambio di una promessa di vessazioni e violenze contro le minoranze.
Non stupisce neppure che a vomitare odio contro i cittadini gay ci fosse anche il sindaco Massimo Bitonci, un uomo che non ha mai fatto parlare di sé per le sue azioni politiche ma che spopola sui giornali in merito alla sue dichiarazioni contro i gay. Ed immancabile era anche la presenza il nazionalista Alexey Komov, quello stesso Komov che presiede l'associazione integralista di San Basilio, che accompagna Brandi nei suoi convegni, che presenziò all'elezione di Salvini quale nuovo segretario della Lega, che salì sul palco della festa della lega ad Arcore,m che affiancò Mario Adinolfi, che collaborò con chi cercò di introdurre la pena di morte per i gay ugandesi e che presiede l'associazione leghista Lombardia-Russia che si occupa di cercare di aggirare le sanzioni imposte alla Russia.
Secondo la Lega Nord provinciale di Venezia, Komov sarebbe anche un «ambiasciatore russo alle Nazioni Unite». Peccato che non sia così. Komov non è un ambasciatore russo all'Onu, ma l'ambasciatore ambasciatore del Congresso Mondiale delle Famiglie presso l'Onu (ossia il portavoce di un'associazione a cui appartiene anche Toni Brandi, non certo un qualcuno che abbia titoli conferiti da un'elezione popolare).