Sentinelle in Piedi non hanno dubbi: essere cattolici significa essere contro l'esistenza dei gay
È sempre più evidente come la bufala "gender" sia un piano diabolico messo in atto dalle sanguinarie lobby integraliste per instaurare una dittatura in cui sedicenti "cristiani" potessero sfruttare il nome di Dio per imporre il loro volere. L'idea è semplice: ci si autoproclama "cristiani" e ci si dice fieramente omofobi per ottenere l'appoggio di un qualche prete, poi si usa Dio per promuovete razzismo, omofobia e xenofobia. Qualunque dissenso viene messo a tacere attraverso la sommaria accusa di «propaganda gender», in una strenua attività di censura e di controllo sistematico della libertà di espressione, di pensiero, di parola, di stampa che tanto ricorda il ventennio fascista.
Se attraverso l'accusa di «propaganda gender» il signor Cascioli ha cercato di mettere a tacere persino le diocesi ed Azione Cattolica, è dalle Sentinelle in piedi che parte un violento attacco contro un sacerdote che non ha rifiutato un premio assegnatosi da un gruppo che si batta per i diritti civili. In quella Vittuone in cui si è "cattolici" solo se si aderisce ciecamente al totalitarismo dell'integralismo ciellino, le Sentinelle scrivono:
Famoso gesuita americano accetta un premio dalla lobby LGBT che vuole "conciliare" l'ideologia gender con il catechismo.
Qualcuno diceva che non si possono servire due padroni...
C'è un giudizio e una condanna. Il tutto per condannare un sacerdote che è stato insignito di un premio per «aver promosso la discussione, la comprensione e la riconciliazione tra la comunità LGBT e la Chiesa cattolica».
Un atto che per le Sentinelle è intollerabile, dato che la chiesa deve essere uno strumento utile per riportare in vita un nuovo fascismo in cui i gay e le lesbiche siano le vittime sacrificali. E dato che quella gente non se ne fa nulla id una Chiesa che non condanna, allora bisogna fermare chiunque non crea divisioni o non sentenzia condanne di morte contro i gay. Sia mai che qualcuno possa scoprire che Dio ama tutti e che la loro ideologia non è altro che una scusa per promuovere l'estrema destra.
Pare dunque che il gruppo integralista sia ormai pronto a chiedere una segregazione razziale che porti i gay ad essere rinchiusi in campi di sterminio, immeritevoli di dialogo e condannati sulla base di chi dice che l'essere gay sia sinonimo di "gender" e che il fatto di condividere il medesimo orientamento sessuale sia sufficiente a poter parlare di "lobby" a fronte di individuo che vengono costantemente accusa di ogni male da chi sta riproponendoci i medesimi schemi che portarono alla nascita del fascismo. Allora c'erano gli ebrei ed oggi ci sono i gay, ma il resto non cambia. Così come non paiono cambiare le ambizioni di chi spera di poter sfruttare l'ignoranza e il bigottismo religioso a fini politici.