Amato sostiene che sia solo "grazie" a lui se i gay messicani saranno privati dei loro diritti costituzionali
Una delle caratteristiche principali di Gianfranco Amato è la sua smisurata superbia. Durante i suoi convegni è solito sostenere che Dio abbia affidato a lui un compito più grande di quello dato agli altri perché lui è più meritevole. Va in giro a dire che lui è il «generale» dell'esercito di Dio. Persino in chiesa pretende di poter saltare la fila per la comunione dopo essersi comprato il diritto di passo a suon di donazioni versate nelle casse del Vaticano mediante l'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
In quello smisurato ego che lo contraddistingue, il leader integralista sostiene di avere il merito di aver negato i diritti costituzionali dei gay messicani attraverso la sua propaganda d'odio. Dalla sua pagina Facebook, scrive:
La missione dell'avv. Gianfranco Amato si è conclusa nel migliore dei modi con la bocciatura della legge sul matrimonio omosessuale. Non possiamo che ringraziare questo testimone italiano chiamato in Messico dalle associazioni per la famiglia e dai Vescovi della Conferenza Episcopale Messicana per dare l'ultima spallata!
Considerato che il matrimonio egualitario è stato ritenuto un diritto costituzionale di ogni messicano dalla Corte Suprema, la decisione è di per sé espressione di una violenza attuata mediante un uso politico della religione. E dinnanzi a quella morte del diritto, lui va in giro a vantarsi di quello che ha fatto perché finalmente alcune persone avranno più diritti degli altri in virtù della loro vita sessuale. Ed ovviamente Amato non prende neppure in considerazione l'ipotesi che sia stato l'intervento del Vaticano a sancire quella sconfitta per l'umanità: lui è certo che sia solo grazie a lui se milioni di persone si troveranno a dover subire un'ingiusta discriminazione o se numerosi orfani verranno lasciati morire per le strade solo perché lui non vuole possano trovare l'amore di due genitori dello stesso sesso.
Ed è interessante osservare anche come la Conferenza Episcopale Messicana possa essersi macchiata della collaborazione con un individuo che ha dedicato la sua vita al cercare di imporre la sua ideologia agli altri. Amato si vanta di aver distrutto intere famiglie e di aver reso orfani dei bambini con genitori ancora in vita. Si vanta si aver sparso pregiudizio e odio, inneggiando ad una presunta necessità di garantire la supremazia di un gruppo sociale sugli altri. E loro lo chiamano per chiedergli di infliggere sofferenza nel nome di Dio... chissà, forse sarebbe anche il caso che Gesù inizi a pensare di poter tornare a fare una visitina sulla terra dato che i sacerdoti del tempio paiono degli agnelli se paragonati a questi lupi.
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