Calderoli sostiene che il referendum serva a togliere dignità alle famiglie gay
Purtroppo l'Italia non è un Pese serio, motivo per cui pare non sia possibile poter esprimere la propria opinione riguardo ad un referendum costituzionale senza che qualcuno provi ad agganciarci una qualche dietrologia o una qualche strumentalizzazione. Ormai il referendum del 4 dicembre non viene più visto come una consultazione sul quesito proposto, ma come un qualcosa che riguarderebbe praticamente ogni altro tema. E se per elemosinare un «no» troviamo un Mario Adinolfi che va in giro a dire ai suoi segaci che quello sia un referendum contro la dignità delle coppie gay, discutibile è come il Pd abbia provato a sfruttare una legge sui diritti civili per un quesito referendario che con quel tema pare non avere nulla a che fare.
ma per un Pd che cerca consensi sulla vita delle persone, è dalla Lega che giunge una contro-strumentalizzazione in cui Calderoli promette di distruggere quelle vite se la gente seguirà le sue indicazioni. Pare una brutta pagina di un pessimo romanzo di fantapolitica, ma è quanto si può leggere sulle pagine de Il Giornale dinnanzi ad Roberto Calderoli a sostenere che si debba votare «no» solo per far disprezzo a quei gay che a lui proprio non piacciono.
In un articolo firmato da Luca Romano, leggiamo:
La campagna per il governo e senza sosta e il premier sa bene di giocarsi il suo futuro proprio nel voto del prossimo 4 dicembre. E così adesso i dem cercano di arruolare sul fronte del Sì anche il mondo Lgbt dopo l'approvazione della norma sulle unioni civili. E lo fa con un incontro martedì 22 novembre dal titolo "basta un sì" che richiama anche nella locandina il "sì" delle unioni civili. All'incontro parteciperanno Vladimir Luxuria, Ivan Scalfarotto, sottosegretario del governo Renzi e anche Monica Cirinnà. Il tutto per chiedere un "sì" alla comunità Lgbt.
E sulla mossa dei dem è intervenuto il senatore della Lega Nord, Roberto Calderoli: "Ecco a cosa è servita la legge sulle unioni civili, è servita a cercare di comprarsi il Si al referendum della lobby della Lgbt e di tutti gli altri gruppi che hanno fatto pressione per questa legge sfascia-famiglia. Ecco a cosa sono serviti i matrimoni per gli omosessuali e la porta spalancata alle adozioni per le coppie gay! E loro per ringraziare martedì organizzano una kermesse per il Si con la Cirinnà, Scalfarotto e Vladimiro Guadagno detto Wladimir Luxuria, una kermesse annunciata con un eloquente manifestano dove due uomini amoreggiano sull'altare e la scritta Basta un Si. Perfetto, se vogliono persino mercificare i sentimenti delle persone e sfruttare questa legge, che ha sdoganato i matrimoni omosessuali benissimo, facciano pure, ma sono convinto che in Italia siano molte di più le persone che vogliono difendere la famiglia tradizionale, e che vogliono che un bambino cresca con una mamma e un papà, e che da oggi avranno un motivo ulteriore per andare a votare No il 4 dicembre e mandare a casa questo Governo nemico della famiglia. Perché se l'Italia della Lgbt vuole votare Si al referendum c'è tutta un'altra Italia, molto più numerosa, che vuole votare No!".
Ecco, dunque, che per il leghista il tema non sarebbe la possibilità di esprimere la propria opinione sulla riforma del Senato, ma l'occasione per ostentare la propria omofobia a danno dei gay. Il tutto, peraltro, a fronte di un quesito che si occupa di tutto fuorché di unioni civili, anche se l'impressione è che il leghista voglia semplicemente mettere a frutto l'odio che il suo partito alimenta contro interi gruppi sociali.
Interessante è osservare come Calderoli ostenti il suo disprezzo verso Luxuria attraverso l'uso del nome maschile, giusto a sottolineare che lui non è disposto a riconoscere alcun rispetto alle persone transessuali, quasi non bastasse come già danneggia le loro vite attraverso una promozione dell'odio al solo fine di trarne un vantaggio.