È in continua diminuzione il numero di studenti che frequentano l'ora di religione
I dati resi noti dalla Cei confermano un fenomeno in costante aumento: sempre meno studenti sono disposti a seguire l'ora di religione nelle scuole. Lo scorso anno hanno richiesto l'astensione il 12,2% del totale, contro il 6,6% che si registrava tra il 1998 e il 1999. E se la situazione è rimasta pressoché identica a sedici anni fa al centro-sud, nel nord Italia a non frequentare l'ora di religione è quasi uno ragazzo su cinque.
I dati evidenziano anche come l'astensione sembri crescere in misura con l'età: se durante le elementari e le media quasi tutti i bambini vengono iscritti a quelle lezioni, nelle scuole superiori la percentuale di astenuti supera il 18% degli studenti.
Il dato non rappresenta però una sorpresa. Da anni le indagini dell’Istat mostrano come numero di italiani che non si reca mai in un luogo di culto sia in costante crescita. E al contempo non gioca a favore della Chiesa cattolica l'atteggiamento integralista e persecutorie che vedono i loro seguaci più violenti schierati contro qualunque forma di civiltà (dalla volontà di imporre i parti con forza alla negazione della pari dignità dei gay, passando per gli attici di Bertone ai medici "obiettori" che nelle loro cliniche private non hanno medesime remore a praticare ciò per cui chiedono lauti compensi).
Tra scandali un crescente fanatismo in cui ad ottenere visibilità sono solo dei personaggi che ricordano i miliziani dell'Isis, non serve molto per capire chi sta distruggendo la Chiesa al fine di ottenere un qualche vantaggio politico. Ed il bello è che questa gente sta uccidendo il loro credo mentre sventola crocefissi e rotea rosari.