Gandolfini torna a giocare con i numeri: «Eravamo migliaia di famiglie cattoliche»
«Oggi a Verona migliaia di famiglie cattoliche attente al bene comune hanno affermato e motivato il loro "no" alla riforma costituzionale Renzi/Boschi». È questo l'incipit del comunicato stampa diramato da Massimo Gandolfini in riferimento ad una sua manifestazione poco partecipata tenutasi sabato scorso a Verona.
Se sappiamo che a comunicare quelle cifre è quella medesima persona che spergiurò la presenza di due milioni di persone al Circo Massimo (anche se la capienza fisica non avrebbe mai potuti contenerli), pare incredibile come la loro "verità" appaia sempre distante da quella che noi umani potremmo immaginare nell'osservare gli scatti realizzati durante la manifestazione.
Dato che viviamo in una repubblica dove ogni persona ha pari dignità sociale e pari diritti, non si comprende in virtù di quale auto-proclamata investitura Gandolfini pretenda che il suo gruppetto di persone debba ricevere maggiore attenzione rispetto a chiunque altro solo perché più chiassoso e politicamente schierato. Eppure è dal palco che l'ultra-integralista ha lanciato addirittura degli ultimatum , sostenendo:«Renzi hai ancora di una settimana di tempo per incontrarci in un confronto pubblico».
Una richiesta ripresa poi anche dalla sua collaboratrice Maria Rachele Ruiu che, in suo nome, ha disturbato il confronto di Renzi con i cittadini sostenendo che il presidente del Consiglio dovesse dare loro maggiore attenzione rispetto a chiunque altro (lei stessa racconta che l'insistenza è stata tale da richiedere l'intervento degli amministratori per impedirle di continuare di boicottare la discussione). E sinceramente pare difficile comprendere si che cosa vogliano dibattere dato che l'argomentazione di Gandolfini non riguarda i meccanismi che saranno oggetto del voto ma solo una lista di leggi che lui esige non siano approvate perché rischierebbero di garantire pari dignità alle minoranze e libertà individuale ai cittadini. E, si sa, la sua gente pretende di decidere come una persona debba nascere (solo sesso matrimoniale tra un uomo e una donna), come debba morire (no all'eutanasia e sofferenza obbligatoria per i malati terminali) e come debba vivere (no a qualunque azione non sia benvista dalle lobby cattoliche).
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