UCI Cinemas. Forza Nuova si congratula con la direzione per aver difeso lo spot propagandistico

Continua a tener banco la polemica sugli spot propagandistici firmati da ProVita che vengono imposti al pubblico pagante nelle sale del circuito Uci Cinemas. Tanti spettatori si sono sentiti offesi da un messaggio che spaccia una situazione molto particolare per la norma, così come molte donne si sono sentite offese nella loro femminilità a fronte di una'associazione che rivendica presunti diritti sul loro utero a fini prettamente propagandistici e politici. E mentre cresce il numero di quotidiani generalisti che si stanno occupando della vicenza, le pagine social del circuito cinematografico paiono ormai essersi trasformate in un campo di battaglia soprattutto dopo che il presidente di ProVita ha lanciato appelli per chiedere ai suoi seguaci di visitare quei profili e di opporsi alle proteste.
A complicare la situazione c'è anche l'atteggiamento della dirigenza di Uci Cinemas, dapprima mostratasi propensa a rimuovere lo spot per poi reintrodurlo dietro richiesta dei vescovi. Il tutto in un clima in cui pare difficile non osservare come quella stessa direzione che si è prontamente genuflessa ai piedi della Cei per presentare le sue scuse ufficiali ora paia tacere dinnanzi alle proteste dei suoi stessi clienti.

È in questo contesto che ieri pomeriggio è giunta anche la presa di posizione di Forza Nuova, pronta a scrivere un messaggio su Facebook per congratularsi con la politica sociale della catena cinematografica. Riproponendo un post dell'associazione ProVita, scrivono: «Le lobby gay si stanno scatenando contro UCI Cinemas dopo che hanno ritrasmesso lo spot ProVita contro l'utero in affitto. Invitiamo tutti i nostri contatti a congratularsi con la direzione di UCI Cinemas al seguente link».
Appare curioso osservare come il partito di estrema destra se la prenda solo con i gay anche a fronte di proteste giunte da persone di qualunque orientamento sessuale, ancor più se si considera come siano principalmente le coppie eterosessuali ad accedere alla gpa o come tutti dovrebbero preoccuparsi di eventuali bambini che potrebbero trovarsi in sala e subire una pubblicità che li paragona ad «oggetti» in virtù di una semplificazione meramente propagandistica.
Andrebbe anche notato che una simile presa di posizione da parte di Forza Nuova potrebbe tranquillamente essere ritenuta quasi scontata a fronte dello stretto legame che intercorre fra l'organizzazione di Toni Brandi e il partito di estrema destra guidato proprio dal padre del portavoce di ProVita. Anzi, basterebbe guardare alcuni filmati anti-gay realizzati in Russia per poter vedere Roberto Fiore e Toni Brandi che pranzano assieme in compagnia di Alexey Komov, il nazionalista russo al soldo del magnate Konstantin Malofeev (incontrato da Brandi non più di una settimana fa a Mosca dopo che Europa e Canada gli hanno inibito l'accesso sul terreno nazionale perché accusato di aver finanziato e organizzato i guerriglieri ucraini). E se l'intento politico pare evidente, difficile è stimare quanti clienti di Uci Cinemas gradiranno vedere un simile entusiasmo espresso da gente che si presenta attraverso croci celtiche, soldati nazisti e simboli fascisti.

Dai commenti pubblicati sulla pagina del partito di estrema destra emerge chiaramente anche tutte le motivazioni che hanno portato la comunità lgbt a protestare dinnanzi all'ingresso nelle sale cinematografiche di un'associazione che fomenta odio, ancor più se si osserva come tutti i forzanovisti paiano dare per scontato che l'attacco di ProVita sia rivolto ai gay e non alle coppie eterosessuali che da anni ricorrono alla gestazione per altri nel più totale disinteresse da parte di quell'associazione. Qualcuno afferma: «Perché non accettano di non esser normali? Sbandierano i loro diritti come le normali famiglie ma non sono e non saranno mai normali, lascino fare i figli a chi ha il "diritto" naturale di farli, senza rompere i coglioni». Un altro utente aggiunge: «In un mondo dove l'anormalità viene considerata normalità, essere normali è un atto rivoluzionario... Orgogliosa di essere normale... W la rivoluzione».
Immancabili sono anche le strumentalizzazioni politiche -a tratti razzisti- di chi scrive: «La legalizzazione delle coppie gay, utero in affitto, compravendita di bimbi, sono nel progetto di questo governo, non eletto da nessuno, e del partito reggente bolscevico di sinistra. La sinistra ha come progetto, l'invasione di clandestini e la sostituzione dei cittadini italiani. Il 4 dicembre col no, dobbiamo fermare l'invasione del paese di clandestini e il progetto di sostituzione. È un voto importante, per mandare a casa il governo sinistroide di sinistra,e salvaguardare l'identità e la tradizione del nostro paese. No netto e categorico. L'Italia agli italiani».


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