Gesù non chiedeva l'orientamento sessuale ai propri discepoli, Papa Francesco sì
Se un gay riceve la chiamata di Dio, è tenuto a rifiutarla e a dire a Dio che non può rispondere perché Gianfranco Amato, Mario Adinolfi e Papa Francesco non lo vogliono in virtù di come non ostenti passione per la vagina. È quanto sancito dal Vaticano nelle nuove linee guida per l'ordinazione di sacerdoti pubblicata dalla Congregazione per il clero, in un atto che pare voler dichiarare guerra a Dio e al suo messaggio d'amore per sostituirlo con una pagana venerazione della donna sottomessa quale giocattolo che Dio avrebbe donato agli uomini per compiacere la loro eterosessualità.
L'aver citato alcuni esponenti dell'integralismo cattolico non è una forzatura, dato che pare evidente e grave il silenzio che il Papa ha riservato verso la loro mefistofelica propaganda d'odio contro un intero gruppo somigliale, spesso alimentandolo con farneticanti frasi su strane colonizzazioni ideologiche che lui attribuirebbe ad una fantomatica "teoria gender" mai teorizzata in ambito accademico (da non confondersi con la colonizzazione ideologica di chi mira a ridefinire il matrimonio in chiave eterosessuale nella convinzione che Dio l'abbia creato migliore degli altri e che i propri fratelli siano sbagliati perché diversi dalla sua perfezione, in quel caso appoggiata e sponsorizzata dal Vaticano).
Per immaginarsi le dirette conseguenze di questo nuovo atto non serve neppure troppa immaginazione: il Vaticano sta dicendo che i gay sono sbagliati, immeritevoli di poter avere un rapporto con Dio e da giudicare per partito preso. Vien da sé anche che in quel quadro un genitore deve sentirsi libero di poter spedire i figli in quei centro do rieducazione gestiti dalla Chiesa Cattolica che, attraverso metodi barbari vietati dagli Ordini degli Psicologi, mirano ad inculcare sensi di colpa neglia dolescenti gay in modo da reprimerli o da spingerli al suicidio. Ma il Papa dice che va bene, quindi dov'è il problema nell'uccidere se è lui a dire che è Dio ad odiare i gay?
Già oggi negli Stati Uniti il 40% degli adolescenti senzatetto è gay, quasi tutti abbandonati dalle loro famiglie in virtù di un presunto sentimento religioso che impediva ai genitori di accettare che loro figlio osasse amare un uomo anziché sottomettere una donna.Grazie a papa Francesco, quella percentuale possa salire ancora: se tuo figlio è gay è lui a dire che va bene fustigarlo con un rosario appuntito prima di abbandonarlo in mezzo alla strada. E che poi non osi bussare a un centro religioso, dato che si sprecano i preti che hanno rifiutato loro accoglienza dato che i senzatetto gay per la Chiesa valgono meno di quelli eterosessuali esattamente come i seminaristi gay valgono meno di quelli che provano attrazione e passione per una bella vagina. E poi cosa diavolo vogliono quei froci immeritevoli di vita? Se lo sono meritato, così la prossima volta impareranno a non fottersi una donna così come Dio e Adinolfi vogliono!
In realtà basterebbe poco a comprendere che si tratta di un'azione violenta e ingiustificata: tanti gruppi cristiani accettano i gay e il loro sacerdozio sulla base di quegli stessi testi sacri che il Vaticano usa quale arma di morte. Basterebbe leggere quelle pagine per sapere che Gesù scacciò i sacerdoti dal tempo e che di probabilmente non avrebbe fatto diversamente dinnanzi il messaggio d'odio propagandato da Amato che pare non infastidire il clero, così come non c'è un solo passo dei Vangeli in cui si osservi Gesù chiedere conto ai propri discepoli del loro orientamento sessuale. Tutto ciò ciò che viene dichiarato oggi è frutto della perversione dell'uomo, venduta da un Papa che pare aver sposto l'ideologia integralista con posizioni che ricordano la segregazione nazista.
Se basta osservare le azioni di Adinolfi e di Amato per mettere seriamente in dubbio l'ipotesi che possano davvero credere in Dio così come sostengono, ora dovremo augurarci che nemmeno il Papa ci creda davvero. Perché se davvero ci credesse e si comportasse in una maniera tanto sconsiderata e tanto irrispettosa della vita umana, non vorremo essere nei suoi panni quando ne dovrà rendere conto.
Non che sia nulla di nuovo, considerato come la strenua difesa del potere temporale abbia da sempre portato la Chiesa a rifiutare il creato, si trattasse di accettare che fosse la Terra a girare attorno al Sole o che si trattasse di non infliggere punizioni ai mancini. E se i roghi delle streghe sono terminati, resiste ancora la segregazione femminile nel suolo di suora sottomessa ai preti, così come resta quell'odio verso quei gay che rischiano di far vacillare l'ideologia che i preti hanno costruito attorno al sesso come ad un qualcosa che loro sostengono sia orientato solo ed elusivamente alla procreazione. Ma, si sa, fino a quando a decidere saranno persone che hanno rinunciato a vivere e che conducono un'esistenza contro-natura lontano dall'amore e dalla famiglia, difficile è sperare che possano rendersi conto di che cosa stiano dicendo mentre pontificano sulla base del pregiudizio.
E intanto c'è gente che viene provata della sua vita nel nome di Dio, con un Vaticano che compiace l'odio dell'integralismo e che pare pronto a disconoscere il creato solo per non rimettere in discussione i dogmi creati dall'uomo.