Mario Adinolfi dice che i bambini si "difendono" solo imponendo loro la sua volontà
Mario Adinolfi si dice certo che i genitori non debbano preoccupati di quei preti pedofili che partecipano ai suoi convegni omofoni e poi abusano dei bambini nei confessionali, ma di solo di una fantomatica «ideologia gender» a cui ama cambiare definizione secondo convenienza in virtù di come tutto sia lecito quando si parla di un qualcosa di inesistente che nessuno ha mai teorizzato.
Ed è così che sulla sua pagina Facebook, l'ultra-integralista firma un articolo di sconcertante disinformazione intitolato "Gli effetti dell'ideologia gender sulla gente". Scrive:
Cosa significa ideologia gender? Semplice, significa andare all'ospedale Astrid Lindgren di Stoccolma e spulciare le statistiche. L'ospedale Astrid Lindgren è una sorta di Bambin Gesù, si occupa solo di patologie dell'infanzia. Fino al 2012 aveva "curato" solo 4 casi di disforia di genere infantile. Nel solo 2015 si sono registrati ricoveri per 94 bambine e adolescenti da trasformare in bambini, mentre il percorso inverso è stato seguito da 22 minorenni. L'anno 2016 si concluderà con oltre duecento casi assistiti dall'ospedale Astrid Lindgren. La normale "fase del maschiaccio" in cui la bambina vuole fare il soldato, ora diventa automaticamente una malattia da curare. E centinaia e centinaia di bimbi solo in Svezia vedono sventrata la loro infanzia da una ideologia che negli anni si è affermata con disarmante facilità.
Ovviamente il paragone non sembra calzante, dato che in Svezia non c'è stato alcun cardinale che ha sottratto soldi all'ospedale per costruirsi un enorme attico nel centro di Roma, così come è interessante osservare come Adinolfi si lanci nell'elargire diagnosi mediche senza neppure aver viso quei bambini, eppure lui è certo che quelle bambine normale "fase del maschiaccio" e che dei medici e dei genitori idioti abbiano osato assecondarle al posto di dirle che è sbagliato cambiare sesso.
E neppure ci spiega di che cosa stia parlando dato che il lettore disinformato penserà ad un qualche operazione chirurgica anche se è plausibile si stia facendo riferimento a nuove tecniche ormonali che bloccano il processo di definizione dei caratteri sessuali primari in modo da offrire più tempo in cui poter optare per operazioni chirurgiche meno invasive e meno rischiose per la salute dei pazienti. Ma, si sa, se l'obiettivo è ottenere consensi, più viene lasciato al pregiudizio maggiore sarà il profitto che si potrà ricavare sulla pelle di quei ragazzi.
Una volta appurato come i medici della più grande clinica infantile della Svezia siano dei perfetti idioti dato che Adinolfi deve essere ritenuto molto più esperto e competente di lor in virtù del disprezzo che prova verso chi osa cambiare sesso contro il suo volere, pare difficile non osservare come l'articolo ignori del tutto le spiegazioni fornite dallo psichiatra Frisén che, intervistata dall'emittente nazionale SVT, ha raccontato che «È così incredibilmente doloroso vivere in un corpo che non si riesce a riconoscere come il proprio. Non va dimenticato che ciò è anche associato alla malattia mentale e ad un rischio molto elevato di suicidio in caso di non riuscire ad avere accesso alle terapie affermative di genere» e che «Più giovani si stanno rivolgendo ora, perché la consapevolezza è aumentata e ora hanno il coraggio. […] Sempre più persone stanno esplorando la loro identità di genere come parte del loro sviluppo della personalità».
Il fatto che Adinolfi parli di "bambini" mentre gli svedesi parlino di "adolescenti" non è una casualità, dato che evidentemente il leader integralista intende far credere si stia parlando di persone più piccole di quanto realmente siano. Esattamente come nel proseguo pare voler sottolineare che i gay non sarebbero "persone" ma solo "individui". Scrive infatti:
Fino al 1944 in Svezia l'attività sessuale tra individui dello stesso sesso era legalmente perseguibile. Nel 1972 il Partito socialdemocratico svedese varò la politica antifamilista nota come "teoria svedese sull'amore", al centro anche di un recente documentario sugli effetti nefasti. All'interno di questa piattaforma politica nel 1972 la Svezia è diventato il primo paese al mondo a consentire alle persone di cambiare il proprio genere legale dopo l’intervento chirurgico di cambio del sesso, in ossequio al primo embrione di ideologia gender teorizzata sistematicamente. Ovviamente nel 1995 sono state varate le unioni civili poi trasformate in matrimonio omosessuale e dal 2003 gay e lesbiche possono adottare bambini. Nel 2012 nelle scuole svedesi fin dall'asilo è stato introdotto il pronome neutro "hen" per indicare i bambini "incerti sulla loro sessualità". In tre anni gli "hen" nel solo ospedale pediatrico di Stoccolma sono passati da 4 a 116, quest'anno saranno più di 200 e aspettiamo che il 2016 finisca per avere le statistiche ufficiali.
Per lui, dunque, è tutto un calderone. Matrimoni, unioni civili, diritti individuali sono ciò che porterebbe a delle statistiche disastrose. Un po' come se qualche anno fa i nazisti ci avessero raccontato di terre bruttissime dove c'era un'odiosa tolleranza per quegli ebrei che loro preferivano bruciare nei forni, magari facendo pure come Mussolini e negando che esistessero gay in virtù di come li si costringesse a nascondersi. Ma dato che Adinolfi si crede l'uomo della verità rivelata, ossia quello che sa sempre che lui è nel gusto e che gli altri sbagliano, lui dice che è "ovvioc" che lui abbia ragione e che il resto del mondo sbagli così come è ovvio che sia necessario impedire la feliità die transessuali solo perché lui reputa che sia Dio ad averlo incaricato di infilare il suo pene in una vagina.
Peccato che basterebbe guardare le statistiche per osservare come la via da lui indicata aumenti a livelli spropositati la possibilità che i ragazzi ricorrano ad atti di autolesionismo ne non direttamente ad un suicidio. Ma non pare preoccuparsene quando può cercare di sfruttare quelle morti a suo vantaggio nel chiedere che le decisioni dei genitori di quei ragazzi siano impedite per legge secondo la sua volontà discriminatoria. Dice:
La follia di voler modificare addirittura in attività infantile o pre-puberale le caratteristiche sessuali di minorenni dovrebbe essere universalmente vietata come violenza contro l'infanzia. Invece riviste, programmi televisivi, modelli dello show business propongono questo addirittura come una scorciatoia per il successo mediatico. La battaglia contro l'ideologia gender deve farsi durissima perché altrimenti la china è scritta: unioni civili, matrimonio omosessuale, figli ai gay e poi centinaia di bambini in ogni clinica per una immaginaria "disforia di genere" per costruire generazioni a loro immagine e somiglianza, svincolando l'idea di libertà dal concetto di verità, quella che è scritta nelle nostre cellule, stampata nel Dna dai cromosomi e fisicamente ineliminabile.
Insomma, non bisogna poter cambiare nesso perché lui non vuole. E la sua volontà dev'essere universalmente intesa come legge, indipendentemente dai bisogni individuali o dalla volontà di famiglie meno integraliste della sua. Ma non solo. Adinolfi promette anche che lui farà una guerra a quei bambini per cercare di impedire che possano essere felici e per imporre loro un dati biologico errato. Sarebbe come se Adinofli si recasse da dei bambini leucemici leucemia e chiedesse ai loro genitori di impedire qualunque cura dato che quella malfunzione cellulare sarebbe da intendersi come una volontà di Dio. Ed è continuando sulla sua china integralista che sentenzia:
Non c'è libertà senza verità, l'ideologia dell'autodeterminazione gender è pericolosa e da combattere, per difendere davvero i nostri bambini.
In realtà l'unica vero percolo per i bambini è il rischio di avere genitori indottrinato dall'odio di Adoinolfi, un uomo che pare non preoccuparsi di danneggiare la vita del prossimo se può sfruttare l'ignoranza e la discriminazione per autoproclamarsi più bello e più "ariano" del prossimo. Una violenza che pare a senso unico, dato che vorrebbe impedire agli adolescenti di potersi affermare mentre promuovere quelle fantomatiche "cure" dell'omosessualità a danno di bambini minorenni che lui esige siano spediti in centri di tortura psicologica che possano compiacere la sua sete di odio. Il tutto in una insostenibile posizione che lo vede sempre pronto a sostener che il suo pregiudizio debba prevalere sulla realtà scientifica e che la felicità altrui sia un qualcosa di sacrificabile se lui può trarne un vantaggio personale.