Adinolfi: «Solo noi vi diciamo le verità scomode, ossia che i gay sono dei malati che vanno fatti curare»
È Mario Adinofi a raccontarci che Gesù era un povero idiota che farneticava nel parlare di amore, dato che i suoi seguaci dovrebbero sapere che «la verità» è solo quella proclamata dalla sua ex redattrice Silvana de Mari, ossia la tizia che ha fatto notizia per aver abusato dei suoi titoli accademici al fine di sostenere che i gay siano persone anormali, che l'omosessualità sia un disturbo patologico e che i gay passerebbero le loro giornate a lanciarsi addosso degli escrementi.
E se qualcuno si è permesso di segnalare simili farneticazioni all'Ordine incaricato di vigilare sul rispetto del codice deontologico, l'integralismo cattolico ha deciso di difenderla per sostenere che l'insulto a danno delle minoranze debba essere ritenuto un diritto dovuto a chiunque nomini il nome di Dio invano. Se Gianfranco Amato parla di «una dittatura» in cui alle sue vittime non viene permesso di contrastare il suo odio, la Miriano spergiura che non riesca a comprendere cosa ci sia di offensivo nell'andare in giro a raccontare che i gay si lancerebbero addosso escrementi.
Ma è Adinolfi a lodare l'operato della donna e nel sostenere che il suo contributo alla ferocia dei movimenti anti-gay sia simile a quello che Hider ebbe nel formulare le sue assurde teorie sulla razza che permisero ai nazisti di sterminare milioni di persone usando e falsificando dati clinici per attaccare un gruppo sociale predeterminato.
Dalla sua pagine Facebook, Adinolfi torna a chiedere finanziamento al suo "giornale" di promozione dell'intolleranza mentre lo pubblicizza per la santificazione della donna. Scrive:
L'intervista de La Croce alla "nostra" Silvana De Mari (fu tra le primissime collaboratrici del quotidiano) credo spieghi bene come si possa battere il tempo della post-verità e dell'intimidazione costante da parte della nota lobby: semplicemente, con la verità. I rapporti omosessuali fanno fisicamente male, l'ano non è fisiologicamente fatto per essere penetrato, le conseguenze in termini di malanni sono inevitabili.
Se non si capisce bene con quale diritto l'ultra-integralista possa spacciare per «intimidazione» un diritto costituzione come una legittima segnalazione alle autorità, altrettanto intollerabile è come possa impunemente continuare a lanciare accuse di lobbismo a interi gruppi sociali, ancor più se si considera come lui risulti legato a lobby assai più reali (come quelle associazioni dell'estrema destra statunitense per cui lavora il suo amico Amato o quei gruppi filo-russi che cercano di usare l'omofobia a vantaggio dell'agenda estera di Putin).
In un articolo intitolato "Silvana De Mari al contrattacco", l'ennesimo attacco alla comunità gay da parte dei Adinolfi appare evidente a fronte di un "giornale" capace di scrivere:
Due donne, due professioniste e – guarda caso – due cattoliche. La verità divide, perché ci vuole coraggio ad affermarla. Ecco perché i cattolici – oggi più che mai – hanno un compito e una responsabilità in più: rendere ragione della verità fino in fondo. Con la ragione, i dati, le evidenze. Solo chi ha la coscienza di riconoscere l’evidenza che non ci siamo fatti da soli – uomini e donne – può difendere senza armi e senza paura la verità. Se tutto è riducibile a ciò che provo, desidero e voglio, il rischio sempre più evidente è che l’umanità sia destinata all’auto-distruggimento. Salta il patto sociale su cui si fonda il vivere comune. Salta l’idea stessa di futuro. Futuro di un popolo, di una comunità e di un Paese. La gente – quella comune – è stanca e stufa di essere presa in giro. E sono convinto che qualcosa stia cambiando. La gente pare accorgersi piano piano e finalmente svegliare le proprie coscienze. La famiglia è – e lo è sempre stato – il vero antidoto contro le ideologie perverse che vogliono smontare a pezzi l’umano. Contro l’evidenza. E di fronte ad attacchi concentrici di gittata sempre più pericolosa, è ora di reagire.
Se pare opinabile che Silvana De Mari o che Benedettta Frigerio siano cattoliche solo perché si dichiarano tali (altrimenti bisognerebbe pure sostenere che Hitler fosse un ottimo cristiano e che Mussolini fosse il migliore tra i cattolici in virtù di quanto amassero citare Dio per giustificare le loro violenze, ndr) evidente è l'intento propagandistico di un gruppo che sta cercando di alimentare odio contro un intero gruppo sociale spacciandolo come un volere divino.
E se davvero l'omosessualità dovesse distrugge il mondo così come Adinolfi afferma per puro profitto, appare stupefacente che il mondo esista ancora nonostante i gay esistano dall'alba dei tempi mentre Adinolfi sparge odio solo da quando nel 2012 fallì miseramente nel cercare una poltrona in parlamento promettendo che si sarebbe battuto a sostegno del matrimonio egualitario per i gay.
Dal canto suo, la signora Silvana De Mari dichiara felicità per aver offeso i gay e per poter ora cogliere la popolarità ottenuta per promuovere mera intolleranza. Dichiara:
Non aspettavo altro, ci sono cascati in pieno e adesso vediamo come va a finire. [Ce l'hanno con me] semplicemente perché mi limito a dire la verità. Non ho fatto altro che dare delle spiegazioni medico-cliniche al fenomeno dell’omosessualità - anche se si dovrebbe parlare di omoerotismo. E loro lo sanno bene. Ma ora li sfido e voglio vedere se davanti ad un tribunale medico saranno capaci di sostenere le loro tesi contro-natura, mostrando evidenze scientifiche e non chiacchiere puramente ideologiche.
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