Eugenia Roccella: «Io reputo che la Cirinnà è la mamma di tutti i mali»
Eugenia Roccella sostiene che gli uomini non siano tutti uguali e che alcuni gruppi sociali debbano avere maggiori diritti sociali per un presunto diritto di nascita. La sua ferocia non risparmia neppure i bambini, dato che lei vorrebbe privare di ogni tutela giuridica tutti quei minori che lei avrebbe voluto non potessero nascere.
In una intervista rilasciata al sito integralista "La fede quotidiana", la donna si è scagliata contro la sentenza dei giudici di Milano che ha riconosciuto come la trascrizione degli atti di nascita di due gemelli con due papà fosse nel supremo interesse del minore. Ma per la signora Roccella si tratterebbe di una «sentenza sconcertante». Dice:
Certamente quella della Corte milanese è una decisione sconcertante che obbedisce ad una logica e morale aberranti e mi limito a questo, rende lecita una situazione bruttissima. Tuttavia, io non me la prenderei solo con i giudici di Milano che hanno recepito in modo creativo la legge Cirinnà e il suo articolo 20. [...] Perchè è quella la causa di tutti i mali, non le sentenze che ne sono la logica conclusione. Meglio. Le pronunce dei giudici sono lo sbocco conseguenziale della legge Cirinnà e io con altri parlamentari avevo indicato il pericolo. Noi del Family Day ed altri pochi esponenti cattolici, non quelli legati alla poltrona, avevamo messo in guardia da questo rischio, avevamo segnalato che la Cirinnà pur depurata, rimaneva una mina vagante e così è stato ed è. Lo stesso cardinal Bagnasco, inascoltato, aveva previsto un possibile sbocco in questa direzione per via giurisprudenziale. Quel pericolo annunciato si sta concretizzando. La Cirinnà non doveva essere approvata, e quelle modifiche sono state uno specchietto per le allodole.
Sostenendo che essere "cristiani" significhi strappare i bambino dall'affetto dei loro genitori, aggiunge:
È una aberrazione, perchè la sentenza crea addirittura un rapporto di parentela, li chiama gemelli ma in realtà quei bimbi sono fratelli, siamo alla deriva etica. Bisogna mettersi in testa che non tutto quello che è scientificamente possibile lo è secondo coscienza e morale. Inoltre, lo dico alla sinistra, la pratica dell'utero in affitto, un vero mercato della vita, si basa sui soldi e tanti. Non è roba da proletari. Anche qui la sinistra è in piena contraddizione con sè stessa.
Immancabile è come la Roccella cerchi di sostenere che i vescovi dovrebbero appoggiare l'ideologia del disprezzo e attacca:
Questo è il nuovo volto della Chiesa italiana, la non ingerenza nelle cose italiane. Però su questo punto la dottrina della Chiesa è e rimane chiara e non cambia, merita rispetto. Io penso che se la Chiesa parlasse, sarebbe apprezzata molto e che se uscisse da questo silenzio otterrebbe molto di più.
L'attacco arriva poi a sostenere che sia ovvio che i gay non debbano avere diritti e che sia necessario condannare chi ha riconosciuto loro il minimo dei diritti costituzionali sanciti nel 2010 dalla Consulta:
Io reputo che la Cirinnà è la mamma di tutti i mali, legge della quale il governo Renzi e Renzi sono i veri responabili. Del resto Renzi anche oggi continua a vantarsi di quella legge, e la difende come una conquista. È colpa sua.
Leggi l'articolo completo su Gayburg