I proseliti della De Mari: «Non si può mettere a tacere la scienza. La CEI deve difendere chi dice che i gay sono biologicamente perdenti»
Il tentativo di sostenere che l'omosessualità sia una patologia appare come un chiodo fisso dell'integralismo cattolico. Se le Edizioni Studio Domenicano pubblicarono un libro di Renzo Puccetti volto a sostenere che «una ricca documentazione scientifica» fosse in grado di dimostrare che l'Apa abbia rimosso l’omosessualità dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali per motivi politici e che i gay danneggino la sana crescita dei bambini, Cristiana de Mari è la donna che sta svolgendo questa attività propagandistica con toni assai più populisti e con quella violenza verbale che troppi dibattiti televisivi ci hanno portato a comprendere siano di moda.
In un libro di Harry Potter la Rowling fa dire a Silente: «presto dovremo affrontare la scelta fra ciò che è giusto e ciò che è facile». E se è giusto che la natura venga accettata per ciò che è, dai commenti che accompagnano i proclami della signora De Mari che si osserva come i suoi seguaci reputino sia più facile credere ad una realtà fittizia costruita sui propri pregiudizi: gli islamici sono cattivi perché io non sono islamico, i gay sono malati perché io non sono gay.
Ma per capire il reale polso e il livello di fanatismo su cui può far presa l'omofobia della donna, uno dei migliori metodi è osservare cosa dicano i suoi proseliti (accuratamente selezionati dato che sulla pagina Facebook può esprimere la propria opinione solo chi è stato espressamente autorizzato da lei a poterlo fare). Tra i commenti dei suoi post c'è chi prega per lei, chi la loda per essere riuscita ad offendere i gay e chi spergiura che quella da lei rivelata sia la «la verità». Improvvisandosi tuttologi, qualcuno ipotizza curiose teorie volte a sostenere che «io ho sempre pensato che si trattasse di un disturbo della personalità, causato da traumi infantili o da rapporti interni alle famiglie patologici» o afferma che «la scienza se la sono comprata... e per alzata di mano (questo invece è scientifico per loro) hanno deciso che non era più un disturbo». Peccato che la scelta sia avvenuta per alzata di mano proprio perché si trattava di una decisione condivisa che non richiedeva votazioni sul filo del rasoio.
Qualcuno dice che confida «nel golden emperor Trump e nel divine emperor Putin» e qualcun altro che dice che «ora passeranno casa per casa e ci perquisiranno per vedere se abbiamo i libri di Silvana. Nel caso li trovassero saremmo giustiziati all'istante o incarcerati? Non sto scherzando, ho un nonno sopravvissuto ai campi di concentramento. L'atmosfera è quella». Peccato che assieme a suo nonno ci fossero anche i gay quei campi, mandati da chi la pensava come la sua amata Silvana.
Interessante è come ognuno creda alla sua teoria: c'è chi spergiura che nell'articolo «le parole siano state travisate, trasformate ad arte» e chi lamenta che «mi sa che non hanno proprio argomenti se devono trascrivere per intero il suo post». Anche qui pare evidente come si parli per partito preso, spergiurando che le sua stesse parole siano un'alterazione del suo pensiero.
Qualcuno si propone qualora «sia necessaria un' azione forte», qualcun altro pare pronto a chiedere che i gay siano uccisi nell'asserire: «Questi invece andrebbero ir-radiati....Solidarietà e avanti tutta!». E se l'omosessualità viene descritta come «un'abitudine», si sprecano i commenti in cui qualcuno afferma che «la verità fa male, ma è verità» o che «non si può mettere a tacere la scienza».
Ed ancora, troviamo chi dice: «Omofobia! Che parolone si sono inventati quelli della Gaystapo. Radiare una professionista che fa il suo dovere spiegando bene come stanno le cose realmente nel variegato mondo gay, dovrebbe essere radiata?». «Gaystapo e massoneria! Non c 'e' che dire..sei andata proprio Bene!». «Sarà interessante stare a vedere se la CEI prenderà ufficialmente posizione». «Ormai il potere è in mano alla mafia degli zombie del comunismo che vuole contagiare della sua morte l'intera nazione», «Dobbiamo ribellarci alla dittatura di questa oscena mafia!!!Anna Bella Cappelluccio». «Alla via così! Che esca la loro rabbia, la frustrazione dell'adolescenza mai risolta, l'arroganza vestita da vittimismo. Deve uscire!!! Forse il ributtante ritornello del "poverini loro" sarà sempre meno creduto. Coraggio!». «Presidente dell'Ordine dovrebbero farla, se mai lei accettasse la carica». «Ma e pazzesca questa cosa.ci sono sempre stati ma avevano il pudore di non sbandierare al mondo le loro abitudini sessuali come del resto non fanno le persone etero sessuali ognuno nella propria casa fa cone vuole». «Che c'entra l'omofobia con la preparazione medica?». «Forza dottoressa la verità fa male a chi vive nella menzogna». «Un abbraccio, dottoressa! Prego che per lei oggi». «Invece l'odio della lobby gay va bene..... Ma hai presente cosa sono diventati? Si è lasciato correre troppo..... Siamo all'eterofobia». «Se i cristiani restituissero metà dell'odio che li viene vomitato contro...... Allora tutti i giornali a gridare allo scandalo». «#JeSuisSilvanaDeMari Le catacombe si avvicinano». «La dottoressa non ne ha mai fatto un discorso religioso, ma esclusivamente medico». «Dottoressa grazie per il suo coraggio, il coraggio della fede e della testimonianza. Il resto è solo pensiero
unico vogliono indottrinare i bambini fin da piccoli e i risultati si vedono». «Lei ha la testa infarcita delle balle e delle ideologie che vomitano giornali e TV. In Italia le persone omosessuali comandano a bacchetta ovunque. Sono coccolate e adulate da tutti». «E non capisco come può dire che la dottoressa fomenta odio, quando ha solo espresso considerazioni di carattere medico». «Silvana ti sono vicina hai tutto l appoggio mio e di quanti non vogliono piegarsi al volere dei " padroni"pensa anche a me e' capitato che FB mi blocasse il prof solo per aver fatto una battuta sui gay. ... Roba da matti, ormai nn siamo più padroni di esprimere le nostre idee pienamente. Sono con te , avanti nella lotta per la libertà di pensiero ed espressione». «Non capisco cosa possa fare l'albo dei medici davanti ad una spiegazione medica, a tutti gli effetti corretta, sugli effetti negativi di un atto che madre natura non contempla come naturale».
Ma il vero capolavoro che motra come questi personaggi servano a far sì che gli integralisti si incitino all'odio e si disinformino a vicenda è un tale che propone una curiosa interpretazione della transessualità. Afferma:
Lei non è omofoba un omofobo odia i gay. Lei esprime pareri di carattere medico e scientifico cosa si va incontro le sue esperienze e valutazioni. Non vedo odio nelle sue valutazioni, magari, ma questo è tipico dei medici, un modo esplicito nell'esprimersi. Se pensiamo alla teoria gender li si che c'è radicalismo e vorrebbero propinarla anche ai piccoli quando gli esseri umani sono distinti nel pensare e sentire al riguardo con opinioni diverse e loro vorrebbero fare violenza a imporre ai bambini una visione parziale e non oggettiva ma soggettiva personale del tipo sono uomo ma mi sento donna o sono uomo ma mi piacciono gli uomini. Da manicomio voler confondere le menti dei piccoli e poi perché? Da criminali. E poi ci sara sempre chi non la pensa come si vuole imporre. A meno che non si voglia tornarr al nazismo. Percio lei non è omofoba. Se penso alla deriva di questo pensiero mi spavento!Siamo davvero al limite del nazismo ma dove arriveremo? Gia ci sono tanti piccoli in Gran Bretagna e in altri paesi tipo U.S.A. bombardati con ormoni perché solo sembravano un po femminei e delicati innun etá che sono non formati e li trasformano come mostri in chimere poveri piccoli negandogli una vita normale condannandoli a prendere farmaci pesanti tutta la vita e magari fare poi operazioni di mutilazione genitale che orrore come si può fare questo ai piccoli. Magari mi riterranno retrograda questi teorici Frankestein ma non posso che addolorarmi per queste ideologie alienanti. No lei non è omofoba cara dottoressa esprime parere medico lo ha detto lei stessa poi. A me invece sembra che ci sia troppa deriva ideologica di cui tutti siamo vittime e occorre rimettere le cose sui binari corretti altrimenti andiamo su una deriva sociologica borderline di massa con i rischi che ne conseguono. O assistere e gia questo è in atto una guerra quasi di specie umane uno scontro tra omosessuali e loro sponsor che vogliono imporre il loro mondo e gli eterosessuali che si difendono dalla aggressione di una realtà imposta persino sui loro figli. La libertà di ogni persona ok, ma senza invadere e fagocitare invadendo lo spazio della tutela della collettivitá nel senso che per tutelare i singoli soggettivismi si crea caos e squilibri a effetto domino. Lei esprime il suo parere e certo lo fa anche da cattolica. Ma lei.ha parlato come medico innanzitutto».
Il riferimento è a quei genitori che, nei casi di disforia di genere, decidono di somministrare ormoni che rallentino la pubertà dei loro figli in modo che una volta raggiunta la maggiore età possano decidere di sé stessi attraverso operazioni meno evasive e più sicure, sia dal punto di vista clinico che da quello del risultato. Ma, evidentemente, un atto di amore per i figli diventa quello che viene qui storpiato e raccontato secondo schemi ideologici assurdi. E a chi chiede se quello che racconta è vero, lui risponde che la transessualità verrebbe addirittura imposta "per legge".
I dati scientifici dicono che il porsi con atteggiamenti di rifiuto come quelli qui illustrati porta ad un'incidenza di suicidi pari al 46% contro il 4% di chi trova il supporto della famiglia. Almeno non si dica che è il cristianesimo a volere quelle persone morte!