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Silvana De Mari ad Adinolfi: «I gay vogliono vietare il cristianesimo per fare spazio all’Islam»

Per comprendere l'intento discriminatorio e propagandistico dell'intervista a Silvana De Mari pubblicata dal "giornale" di Mario Adinolfi basta anche solo osservare come un "giornalista" possa scrivere domande come: «Le lobby lgtb prendono di difendere i diritti delle persone omosessuali».
In quel quadro in cui pare che il loro unico obiettivo sia la promozione dell'odio e della violenza, ecco che le associazioni gay vengono bollate con toni offensivi e diffamatori che servono solo a dire al lettore che i gay devono essere ritenuti pericolosi e che Mario Adfinofli li proteggerà grazie alla sua omofobia e alla sua sanguinaria ferocia.

Ma grave è anche la risposta dell'integralista, pronta a sostenere che:

Anche questa è una affermazione totalmente errata e falsa. Sa che cosa lo dimostra? L’indifferenza del movimento lgbt per le persecuzioni subite da omosessuali sotto l’Islam. Se ci fa caso non troverà mai una dichiarazione, un attacco pesante contro l’Islam. Perché? Il benessere degli omosessuali non è la loro battaglia. Quale è la loro battaglia? Una sola, ed è il motivo per cui i poteri forti li appoggiano. Distruggere il Cristianesimo, questa è la loro ossessione. Mosè, Cristo e San Paolo condannano la sodomia. Quando Cristo afferma che coloro che non credono saranno puniti ancora più duramente degli abitanti di Sodoma, sta condannando la Sodomia. Se è vero che l’omosessualità è buona e giusta, allora è giusto condannare il Cristianesimo come falso.

Pare inutile ricordare alla donna che Sodoma fu condannata per la mancanza di accoglienza e non certo per il presunto orientamento sessuale dei suoi abitanti (tant'è che l'eroe biblico propose loro di violentare le sue figlie). E questo non lo diciamo noi: basterebbe anche solo leggere la Bibbia per trovare esplicato tale concetto in nel libro della Sapienza riguardo a Egiziani ed abitanti di Sodoma: «Sui peccatori invece piombarono i castighi non senza segni premonitori di fulmini fragorosi; essi soffrirono giustamente per le loro malvagità, perché avevano mostrato un odio tanto profondo verso lo straniero. Già altri infatti non avevano accolto gli sconosciuti che arrivavano, ma costoro ridussero in schiavitù gli ospiti che li avevano beneficati» (Sap 19,13-14).
Sarà che a questa gente non interessa leggere la Bibbia quanto cercare di poterla usare come strumento di morte, ma almeno evitino di falsificarne il senso con l'intendo violentare Gesù per attribuirgli le loro più violente e perverse ideologie!

Ma è sostenendo che la decontestualizzazioni delle scritture debba legittimare azioni violente atte a negare il dirotto alla vita al prossimo che la fondamentalista pare capace di benedire persino personaggi come Don Pusceddu (sconfessato persino dal suo vescovo) la donna aggiunge:

Podesta - il vice della Clinton ha ufficialmente dichiarato che avrebbero chiuso le Chiese, ree di rifiutare i matrimoni gay. Sacerdoti sono già stati inquisiti per avere letto San Paolo. Hanno ragione loro: se accettiamo l’affermazione (falsa) fatta dall’APA che la cosiddetta omosessualità sia una forma alternativa di normalità , allora Mosè, Cristo e San Paolo avevano torto, ed è giusto che le chiese siano chiuse. Perché sono scesa in campo? Il movimento lgbt vuol distruggere il Cristianesimo. Il movimento lgbt è il grimaldello con cui alcuni poteri forti stanno finalmente vietando il Cristianesimo, lo stanno spazzando via, così da lasciare lo spazio all’Islam.

Passando a condannare e generalizzare le sue accuse contro chiunque abbia una religiosa diversa da quella a cui lei dice di appartenere, la De Mari parte per la tangente nell'asserire:

I due fenomeni sono collegati. Che nell’islam gli omosessuali siano atrocemente perseguitati è indifferente a queste persone. Il 20% della campagna della omofila Clinton è stata finanziata dall’Arabia Saudita, dove le persone ritenute omosessuali vengono uccise, tanto per farle un esempio.

E se pare inutile ricordare che è stato il Vaticano ad opporsi ad una rogatoria Onu contro la criminalizzazione dell'omosessualità, così come è la sua Provita a festeggiare quando i gay rischiano di essere arrestati per il loro amore, la donna sfrutta la sua "verità" per arrivare a dichiarare:

Chiedo a coloro che si ritengono omosessuali di aiutarmi, di aiutarmi contro il movimento lgbt che non li rappresenta e che non li protegge. E di aiutarmi a difendere la libertà. Avevo deciso di essere tollerante, tutto sommato, in effetti, perché attaccare c’è il rischio di destabilizzare qualcuno già fragile. Non ho mai creduta vera l’affermazione sulla normalità dell’omosessualità, ma ho creduta vera l’affermazione sulla inevitabilità per alcuni di questi comportamenti, e mi sembrava corretto lasciare che ognuno vivesse come vuole senza critiche. Perché ho cambiato idea? La persecuzione religiosa del movimento lgbt contro il Cristianesimo. La persecuzione del movimento lgbt contro la libertà di parola. Le scuole cattoliche inglesi costrette a parlare a favore dei matrimoni omosessuali. La parola matrimonio nasce da madre, il matrimonio serve perché un uomo protegga la donna che porta la maternità dei suoi figli così che lei possa diventare madre. Il matrimonio omosessuale non ha questa funzione, quindi è senza funzione, ed apre al matrimonio islamico poligamo. Se va bene tra due uomini, perché non tra tre uomini? E perché non tra un uomo e quattro donne? Love is love. Le mute di centinaia di migliaia di dollari ai pasticcieri che rifiutano di fare ridicole torte con sopra due ometti o due donnine, i sindaci francesi condannati per essersi rifiutati di celebrare cerimonie che trovano insensate. Le mostruose trasmissioni fatte da Rai 3. La legge Cirinnà, la pensione di reversibilità garantita a omosessuali e a chi finge di esserlo, in una nazione dove non c’è più denaro per nulla, una nazione alla fame. L’indottrinamento fatto nelle scuole da attivisti lgbt pagati con denaro pubblico che parlano di omosessualità senza nominare le parole aids e sifilide e se le nominano affermano che sono stereotipi. L’orrendo spettacolo ‘Io sono Alex e sono un dinosauro’, dove un processo di psicosi a personalità multiple viene presentato ai ragazzi come positivo. Non si costruisce sulla menzogna”.

Insomma, lei vuole che i gay non abbiano diritti ed esige che la sua reversibilità sia pagata con le tasse di chi lavora ma non deve assolutamente avere uguali diritti a fronte di pari doveri. Praticamente quanto sostenevano anche i nazisti.
Ma farci capire come l'indottrinamento e gli slogan che lei ripete diano da ritenersi riconducibili alla matrice adinolfiniana è come le parole siano ormai diventate una sorte di litania basata sul ripetere sempre le stesse frasi e sempre gli stessi slogan, inneggiando a chi si oppone al mondo per sostenere che il proprio integralismo debba valere di più. Dice:;

“Nell’ora dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario”, scriveva George Orwell nel romanzo “1984”. E ogni atto rivoluzionario esige di mettere a rischio anche la propria vita, il proprio lavoro, le proprie amicizie.
Non credo di esagerare. Affatto. Il “caso De Mari” non è il primo e non sarà l’ultimo. Le lobby lgtb non si fermano. Attaccano chiunque osi sfidare il pensiero unico, diffamandolo fino a renderlo un pubblico nemico. Non si fanno prigionieri. Solo bersagli. Lo sa bene Benedetta Frigerio, giornalista di “Tempi” e collaboratrice di “La Nuova Bussola Quotidiano”. È notizia di ieri, infatti, la giornalista Frigerio sia oggetto di una petizione su chiane.org per chiedere nientemeno all’ordine dei giornalisti di radiare la giornalista.
Lo segnala proprio “La Nuova Bussola Quotidiano”.

Ed è buffo che si sostenga che una persona sia innocente senza raccontare i fatti e citando la testata per cui lavora come "prova" della sua innocenza. Ed è buffo anche che ci si lamentio se esitino organi di controllo e se le persone vengono chiamate a rispondere di eventuali rati, quasi come se lei sia convinta che i nazisti avessero pieno diritto di uccidere gli ebrei dato che le loro vittime non dovevano poter esistere se Hitler aveva deciso così.
Ovviamente quel "chiane.org" indicato dalla De Mari non sarebbe altro che la ben più nota piattaforma "Change.org", sulla quale è possibile sottoscrivere una petizione contro una donna che ha definito "libertinaggio" la transessualità prima di sostenere sia necessario impedire loro di poter esistere (quasi come se il suo volere potesse modificare la natura di quelle persone vittima della sua promozione alla discriminazione).


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