Silvana de Mari: «Il cristianesimo è omofobia. L'omofobia deve essere un diritto umano riconosciuto»


Approfittando della fulminea carriera che i suoi proclami neofascisti gli stanno garantendo tra le fila dell'integralismo cattolico, la fondamentalista Silvana De Mari sta attaccando qualsiasi realtà gay si preoccupi di qui ragazzi che lei reputa siano "anormali" in virtù del loro orientamento sessuale. Assistita legalmente da Gianfranco Amato ed ex redattrice di Mario Adinolfi, la matrice ideologica da lei proposta è quella di una minaccia e di una persecuzione di chiunque non sostenga che l'eterosessualità sia l'unico orientamento sessuale che debba essere accettato.
E mostrando una scarsa incentiva, è rispolverano una vecchia polemica dell'associazione integralista Provita onlus (guardadacaso, sempre vicina alla matrice legata alle lobby internazionali dell'odio) che si è scagliata con disumana violenza contro il Cassero di Bologna. Dalle pagine del suo sito, scrive al suo pubblico che include ragazzi minorenni:

Il Cassero di Bologna è considerato un ente morale, che entra nelle scuole a insegnare l'etica. Le persone sessuate, quelle che sbagliando chiamano etero, mentre andrebbero semplicemente indicate con l'aggettivo normali, sanno che quelle descritte dal sito ilcasserosalute, orinarrsi addosso, gli uni con gli altri, defecarsi addosso, gli uni con gli altri, sfondare le fibre dello sfintere interno con il pugno che si apre, introdurre animali e oggetti nella cavità anorettale (gli animali se posso dare un consiglio meglio defunti) sono perversioni, le praticano nel chiuso, chi le pratica non è ente morale. Questa roba, la sua banalizzazione nella società, la diffusione dell'erotismo anale anche tra persone sessuate, quelle che sbagliando si chiamano etero, la diffusione del sadomasochismo nasce dalla omosessualizzazione e pornografizzazione della società.

Se in precedenza sosteneva che alcune pratiche sessuali fossero di mero appannaggio dei soli omosessuali, ora sostiene siano state esportate anche agli eterosessuali quasi a voler indicare che i gay siano la causa di ogni male. Il tutto ignorando che il fornire giudizi morali su un sito che indicava le modalità per praticare sesso sicuro dinnanzi a qualunque pratica (quella degli animali è ovviamente una devianza inventata dalla signora De Mari e dalla sua perversa fantasia) sia nell'interesse di tutti. Ma è sempre cercando di creare odio contro un intero gruppo sociale che l'ex collaboratrice di Adinolfi aggiunge:

Le persone sessuate, hanno a disposizione la sessualità, cioè la possibilità di arrivare al piacere mediante l'introduzione del pene in vagina, quindi le pratiche strane le fanno meno. Una parte del tempo e dello sperma viene usato per una pratica che non fa danno e non provoca dolore. Tra due maschi l'erotismo anale è 1) inevitabile 2) occupa la maggioranza del tempo. Quindi l'erotismo che si scambiano due maschi è anale, sempre violento, la penetrazione anale è violenza ( e chi dice il contrario non sa come è fatto l'ano) e sadico. La violenza resta violenza anche con il consenso della vittima. Inoltre, sempre, a meno che la persona passiva non abbia fatto un ricco clistere, come si può leggere sui siti gay, nell'atto erotico tra due uomini, un uomo estrae il suo pene sporco di materiale fecale.

E se il definire "inevitabile" il sesso anale mostra tutta l'ignoranza sul tema di una donna che spara sentenze senza neppure sapere di che cosa parla, il suo delirio pare proseguire con curiose teorie:

Questo in epoca preantibiotica causava conseguenze tragiche non solo sue due, ma anche sulla tribù, visto che non sempre i batteri fecali sono innocui. Non è un caso che le uniche due civiltà che hanno tollerato l'omoerotismo siano greci e romani che avevano acqua corrente e schiavi, che subivano loro la parte passiva, per poi aumentare il rischio di morire di ascessi anali e perianali, emorragie da emorroidi lacerate e cancro, eccetera, la profanazione della virilità a contatto con le feci è il motivo della condanna da parte del Cristianesimo. Il Cristianesimo è omofobo. Se l'omofobia è sbagliata allora è sbagliato il Cristianesimo ed è giusto che sia vietato: se la Clinton avesse vinto nel suo programma c'era la chiusura delle chiese omofobe, quelle che rifiutavano il matrimonio gay. Quindi io mi batto per il diritto all'omofobia. In un paese liberale un uomo ha diritto di infilare il suo pene nella cavità anorettale di un altro uomo, e io ho il diritto di non approvare e consigliare la castità, anzi ho il dovere di non approvare e consigliare la castità.. L'unica soluzione è che quello che un uomo fa del suo pene appartenga alla sfera privata, venga tolto dalla sfera pubblica. Se resta nella sfera pubblica l'omofobia deve essere un diritto umano riconosciuto, altrimenti salta la libertà di parola e salta il Cristianesimo.

Se pare sconcertante la capacità della donna di citare a sproposito qualunque tema le passi nella mente quasi come se ci potesse essere un qualche nesso logico tra il sesso anale e la violazione delle leggi federali da parte dei gruppi integralisti, intollerabile è il suo tentativo di sostenere che il cristianesimo debba essere ritenuto sinonimo di omofobia.

Immancabile è poi la chiamata all'azione che pare immancabile in ogni proclamo di stampo integralista. Dice la signora De Mari:

Amici di Bologna, non permettete che gli attivisti del Cassero entrino nelle scuole, non permettete che abbiano fondi del comune.
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