Donald Trump ha dato il via alla deportazione di 8 milioni di immigrati
Sono immagini che ricordano la retata nazista al ghetto di Cracovia quelle che stanno giungendo dagli Stati Uniti. Per volontà di Trump, gli agenti dell’immigrazione hanno strappato madri di famiglie, parenti e persone che da decenni contribuivano al benessere dello stato per deportarli in Messico.
Secondo le stime del Los Angeles Time, sono otto milioni le persone presenti illegalmente negli Stati Uniti che potrebbero essere essere espulse, ancor più considerato come Trump consideri rei di reato anche quei molti immigrati che lavorano clandestinamente con un numero di previdenza sociale falso e coloro che, pur non avendo carichi penali, si ritiene possano aver commesso «atti che costituiscono un reato». In quest’ultima tipologia rientrano le persone entrate negli Usa senza attraversare i valichi di frontiera ufficiali.
Si colpirà dunque chi lavora e non chi delinque, ma preoccupazione viene espressa per l'ordinanza con cui Trump ha autorizzato gli agenti dell’immigrazione a trattenere chiunque entri in contatto con chi ha attraversato illegalmente la frontiera.
Le conseguenze di questa azione potrebbero essere devastanti. Intere famiglie verranno separate e le aziende di alimentari che riforniscono gli immigrati potrebbero venire chiuse. Non solo, intere coltivazioni agricole potrebbero andare a male e la stessa sorte potrebbe toccare anche a tutte le altre aziende che basano la forza lavoro sugli immigrati. Non solo: i rapporti tra Stati Uniti e i Paesi che ricevono il flusso di espulsi, in particolare l’America Latina, potrebbero diventare tesi; il sistema di sicurezza sociale, che molti immigrati che lavorano clandestinamente pagano con un numero falso di identificazione, subirebbe un duro colpo.