Dopo il servizio delle Iene, gay demonizzati e descritti come animali dalla stampa nazionale
Quando Berlusconi se la spassava con le Olgettine, a nessuno è venuto in mente di sostenere che tutti gli eterosessuali dovessero rendere conto delle sue azioni. Un trattamento assai diverso viene però riservato ai gay, da sempre processati e condannati mediaticamente per qualunque azione venga commesso da chiunque condivida il medesimo orientamento sessuale. Ne è un esempio come Adinolfi abbia cercato di sfruttare qualunque omicidio vedesse coinvolto un gay per sostenere che tutti gay siano potenziali assassini, ma anche come la stampa nazionale ha gestito il servizio delle Iene sui soldi che sostenevano non dovessero essere riassegnata anche all'Anddons perché l'associazione gestisce anche circoli ricreativi.
Basta sfogliare le testate italiane per imbattersi in titoli come: "Prostituzione gay: bufera per servizio Le Iene", "Orge gay con i soldi di Palazzo Chigi", "Sesso e prostituzione di Stato. Meloni: l'Unar deve essere chiuso", "L'Unar ci ricasca, soldi pubblici per i vizi della lobby gay", "Unar: dai libri gender nelle scuole ai fondi al circolo per la prostituzione gay", "Soldi pubblici alla prostituzione gay", "Orge e prostituzione gay, bomba su Palazzo Chigi", "Palazzo Chigi finanzia circoli con dark room e prostituzione gay", "Unar: dopo i libretti gender, orge e sesso lgbtqia(…)".
Insomma, un'intera comunità è finita sotto accusa per presunti illeciti che qualcuno dovrà chiarire. Ma ciò non toglie che il rispetto umano di un'intera comunità non può essere calpestato nel nome di un qualche finanziamento irrisorio quando poi si tace nel domandarsi in che modo siano stati usati i milioni di euro versati ai preti pedofili di Comunione e Liberazione da parte della Regione Lombardia.
E ogni occasione viene puntualmente sfruttata da un'integralismo cattolico che non attendeva altro per dissotterrare l'ascia di guerra per cercare di impedire il proseguo di qualunque piano spossa prevenire la discriminazione. In fondo perché mai non dovrebbero poter permettere la discriminazione di qualche adolescente a loro sgradito se tutti i giornali usano termini che definiscono i gay come animali che pensano solo al sesso? Vien da sé che l'onda per verrà cavalcata e si cercherà di chiedere che la discriminazione venga istituzionalizzata.
Ovviamente a sostenere questo becero moralismo sono quelle stesse persone che dicevano che Berlusconi era furbo a organizzare quai bei festini di Arcore, ma sappiamo anche che nella cristianissima Italia solo il sesso eterosessuale viene lodato mentre i gay devono essere sempre demonizzati con titoli ingiuriosi verso un'intera categoria.
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