Le Iene si vantano e si compiacciono del loro becero bullismo verso "cappottino arancione"
L'ignobile servizio confezionato dalle Iene dimostra solo una cosa: il bullismo vince e resta impunito, soprattutto in Italia. Non ci vuole certo un gran coraggio ad andare in giro con una telecamera a sfottere il cappottino arancione di Spano, così come non ci vuole tanto coraggio neppure nel confezionare immagini che mostrano due uomini per poi sbatterli in televisione per mero sensazionalismo. E ci vuole davvero pochissimo coraggio nel restare indifferenti dinnanzi a telespettatori che inneggiano ad Hitler e allo sterminio sistematico dei gay.
Non ci vuole coraggio perché è un becero atto di bullismo, aggravato dall'aver fatto credere che dei soldi dell'Unar siano stati dirottati in quelle saune (ma sappiamo che non è così). È bullismo perché il direttore dell'Unar può fare tutto ciò che vuole nel suo tempo libero e un Filippo Roma non ha alcun diritto di esigere spiegazioni su ciò che fa a letto. Andava nella sauna? Sarebbe un suo diritto in virtù di come quelle saune non abbiano mai avuto un solo euro dai suoi uffici. E il dire l'associazione sia la stessa pare non avere senso, ammesso che si dica che chiunque abbia legami con la Chiesa non debba poter destinare soldi a opere religiose (ma sappiamo che più sono vicini ai preti, più i politici elargiscono loro somme assai superiori a 55mila euro).
È bullismo perché da oggi miglia di cittadini non hanno più tutele giuridiche dopo che l'unico ente che combatte la discriminazione è stato decapitato attraverso una televendita di becera omofobia: un gay che si fa fistare sbattuto in televisione per dire che tutti i froci sono animali, bestie immeritevoli di diritti vivili che non meritano pari dignità. Eppure quelle immagini non avevano nulla a che fare con il presunto tema che Filippo Roma sosteneva di voler "denunciare" attraverso una fantomatica testimonianza anonima.
Appurato come Filippo Roma sia solo un codardo che vende la vita della gente per mero profitto, in commentabile è come la redazione del programma delle reti Mediaset spergiuri il falso nonostante le note che spiegano come i finanziamenti svizzero per un progetto realizzato dall'Università Sapienza. Eppure è poche ore fa che la redazione ha pubblicato un messaggio in cui si vantano del loro mefistofelico operato.
Il tutto compiacendosi dei commenti omofobi che stanno raccogliendo, di quelli che scrivono sulle loro pagine parlando di "froci" e di "pervertiti".... e tutto questo dinnanzi ad una questione in cui pare difficile vedere dove sia il problema. 55 mila euro sono stati assegnati mediante regolare concorso ad un progetto per combattere la violenza maschile a associazioni che hanno anche saune e darkroom. E allora?!? Dov'è lo scandalo?
E per chi volesse scoprire che cos'è l'Addons e quali sono le vere attività che le Iene non vogliono siano finanziate, qui trovate un servizio di Eustachio79. Curiosamente nelle sue immagini non c'è nessuno che fa sesso o che si fa fistare, ma evidentemente la verità non avrebbe portato audience a chi vende la dignità umana per trenta denari. Ed intanto la meloni continua a chiedere l'immediata chiusura di quell'istituzione che ha osato richiamarla mentre cercava di spargere odio contro i migranti...