L'estremismo religioso statunitense attacca Lego Batman: «È propaganda gay perché indossa tutine in spandex»
L'estrema destra cattolica statunitense si dice certa che Lego Batman sia «propaganda gay» e «indottrinamento omosessualista sui bambini». La ridicola accusa è stata lanciata da John Henry Westen, editore di quel Life Site che coordina a livello globale le politiche discriminatorie che in Italia vengono poi propagandate da gruppi come Provita o La Nuova Bussola Quotidiana.
Campione d'incassi con 110,266,809 dollari raccolti due fine settimana nei soli Stati Uniti, il film viene reinterpretato dall'estremismo religioso statunitense come «un orfano adottato da due papà, con attrazione omoerotica a traino e tutine in spandex».
Nella realtà dei fatti, la pellicola diretta da Chris McKay non fa altro che tramutare la rivalità tra il Joker e Bruce Wayne in una sorta di rapporto odio/amore. Un rapporto che coinvolge anche il nuovo capo della polizia Barbara Gordon (futura BatGirl) e l'imprevisto figlio adottivo Dick Grayson (futuro Robin). Nulla di nuovo, dunque, per un supereroe nato nel 1939 in un contesto in cui l'integralismo non si stracciava le vesti se Paperino e Qui, Quo e Qua erano zii e nipoti al posto di essere il frutto di una fecondazione vaginale.
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