Provita promuove i senatori che hanno lanciato interrogazioni anti-gay a sostegno della liberà di diffamazione dei gay

L'associazione Provita Onlus, da anni impegnata nella promozione di odio e discriminazione contro i gay, annuncia come i gruppi politici a loro vicini abbiano presentato un'interrogazione parlamentare a sostegno di Silvana De Mari, ossia a quella integralista che va in giro a dire che l'omosessualità è sbagliata e non esiste, che i gay sono infettivi o che lei annienterà le organizzazioni che si battono per i loro diritti.

Con i soliti toni propagandistici, l'organizzazione integralista scrive:

Omosessualismo dilagante, omofobia sbandierata, buon senso dimenticato… questi i principali ingredienti del “caso Silvana De Mari”, medico e scrittrice fantasy messa alla gogna per aver riportato dati scientifici sui pericoli delle pratiche omosessuali (o, meglio, omoerotiche).

Il termine «omoerotico» è il termine con cui De Mari dice che «da medico» sa bene che l'Oms sia in errore nel ritenere naturale l’omosessualità dato che lei ne nega l'esistenza e non accetta il termine "omosessualità" perché riconoscerebbe che i gay esistano in natura. Ed è in difesa di quella negazione della realtà che l'organizzazione integralista scrive:

L'Ordine dei Medici di Torino, per voce del suo Presidente, aveva “minacciato” di prendere provvedimenti. Una dichiarazione pubblica frettolosa e illegittima, almeno in mancanza di un'indagine preliminare approfondita rispetto ai termini della questione.

La "grave colpa" contestata dai fondamentalisti di Provita è che il presidente dell'Ordine dei medici abbia osservato che il dichiarare che l'omosessualità sia anormale non è quanto sostiene la scienza ufficiale. Ma ovviamente un'organizzazione che sta cercando di contaminare con il suo odio la società non poteva che cercare commentare:

Asservimento all'omosessualismo anche nel campo medicina, dunque. Un'ideologia sempre più diffusa ma che non merita di trovare spazio in una società che voglia dirsi civile.

È a quel punto che l'organizzazione di estrema loda i senatori Giovanardi, Gasparri, Aracri, Compagna, Di Biagio, Augello, Candiani e Malan per aver presentato un' interrogazione al Ministro della Salute volto a "difendere" chiunque sostenga che l'omosessualità sia contro natura.
Dato il legame che da tempo esiste fra le organizzazioni integraliste e quel manipolo di senatori mai eletti dal popolo che sfruttando l'odio come strumento di auto-promozione, viene facile immaginare che simili articoli siano il pagamento che Brandi ha associato a quei politici che si sono messi al servizio delle lobby internazionale di cui fa parte. Difficile è però comprendere come tutto ciò possa accadere nell'impunità di uno stato che pare non voglia tutelare i diritti fondamentali dei cittadini quando qualcuno è pronto a cercare di lucrare sulla loro pelle.


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