Quando le Iene confondevano il transessualismo con la prostituzione
Continuano a giungere segnalazioni che riguardano atteggiamento poco etici e profondamente degradantti della dignità umana da parte della redazione delle Iene. Ad esempio è dal suo profilo Facebook che Porpora Marcasciano racconta:
Circa tre mesi fa, mi chiama una giornalista delle Iene chiedendomi se fosse stato possibile parlare con qualche fidanzato dei trans per un loro servizio sul transessualismo. Alla mia domanda se cercasse il fidanzato di “una” trans, lei risponde di si, che stavano cercando un cliente di “un” trans. A quel punto la domanda mi viene spontanea: mi scusi ma lei cerca un cliente o un fidanzato? Perché sono due cose diverse! La giornalista risponde che quella differenza non l’avevano presa in considerazione per esigenze di regia. Le faccio notare che non era una questione di lana caprina e che stavano trattando un tema molto delicato, specialmente nell’equiparare transessualità e prostituzione che sono due cose diverse. E la giornalista rincara la sua dose di stronzaggine "si capisco quello che lei dice ma a me è stato chiesto di preparare un servizio per la trasmissione". Le rispondo che l’impostazione era molto sbagliata e scorretta e che non potevo essere utile. Ma lei non deve parlare, importante è che mi trova un cliente da intervistare.
La trasmissione andò in onda senza alcun mio contributo e, tanto per cambiare, fu devastante! Questa sono le Iene e così funziona la Televisione Spazzatura e questa di conseguenza la realtà di un paese mediocre, impaurito, chiuso che ha smarrito il senso delle cose. Un paese che si colloca tra gli ultimi per livello di cultura. Vival’Itaglia