Il 30% dei giovani non usa il preservativo, il 17% è convinto che la pillola protegga dalle malattie sessualmente trasmissibili


Sono a dir poco allarmanti i dati che emergono da un rapporto del Censis riguardo alla sessualità dei giovani: la stragrande maggioranza di loro pare preoccupata solo dal tentare di evitare gravidanze indesiderate, ignorando o avendo convinzioni sbagliate riguardo a tutto ciò che riguarda la malattie sessualmente trasmissibili.
Mediamente i ragazzi hanno già avuto un rapporto sessuale completo a 17 anni. Il 93% di loro fa molta attenzione a evitare gravidanze indesiderate, ma solo il 70% usa il profilattico con la convinzione che per proteggersi dalle malattie sessualmente trasmissibili sia sufficiente un partner fisso o l'evitare rapporti promiscui. Un 17% è addirittura convinto che la sola pillola anticoncezionale possa salvaguardarli da eventuali malattie.
I giovani cercano informazioni sul sesso soprattutto internet o attraverso i consigli dei compagni. Pochi chiedono aiuto a scuola e la famiglia, pochissimi su rivolgono al medico. Il 90% di loro cita l'Aids come malattia sessualmente trasmissibile, solo il 23% conosce la sifilide, il 18% la candida e il 13% sa che per via sessuale ci si può infettare con la sifilide, la gonorrea, l'herpes genitale e l'epatite.
«L’insufficiente conoscenza di queste infezioni e di come prevenirle è tra i principali problemi -ha detto Andrea Lenzi, Professore ordinario di Endocrinologia dell’Università La Sapienza di Roma -La maggior parte delle informazioni che i giovani hanno derivano infatti dagli amici, seguiti dai media e dai social network, lasciando spazio a molta spazzatura sul web. Parlando di Papillomavirus e di maschi, per esempio, spesso i ragazzi non sospettano minimamente di poter essere portatori di una infezione che può anche causare un tumore».
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