Adinolfi asserisce che rasare la testa alla figlia non costituisce violenza fisica
Adinolfi continua la sua crociata contro gli assistenti sociali che hanno portato via la bambina rasata dai genitori. Se si pensava che Adinolfi non potesse scadere più in basso di quanto abbia fatto basta leggere la prima pagina del suo quotidiano "La Croce" dove si difende questo ignobile gesto asserendo che non c'è stata violenza nel fatto. Come prova della sua tesi porta la dichiarazione della stessa minore dove asserisce che non ha subito alcuna forma di violenza fisica. Al di la che esiste una cosa chiamata violenza psicologica, mi piacerebbe che Adinolfi spiegasse il perché alle lesioni fisiche subite da una donna i medici e i magistrati invece di credere alle mogli che negano di essere state percosse dai mariti e ai minori che dicono lo stesso dei genitori preferiscono attenersi ai fatti. Ma a quanto pare per Adinolfi è più provante la dichiarazione di una persona legata sentimentalmente a chi la violenta rispetto alla prova fisica.
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