La moschea di Grozny ha dichiarato la jihad contro i giornalisti che hanno denunciato i campi di concentramento ceceni per gay


La giornalista russa di Novaya Gazeta che ha dato la notizia della creazione di campi di concentramento per gay in Cecenia è stata costretta a nascondersi dopo che la più grande moschea della regione ha dichiarato la jihad nei suoi confronti.
Parlando alla BBC, Victoria Derbyshire ha dichiarato: «Hanno reagito in un modo terribile. Il 3 aprile nella più grande moschea di Grozny, si sono riunite 15.000 persone e hanno dichiarato una jihad su di noi. Non solo contro di me, ma contro tutti i giornalisti della Novaya Gazeta. Hanno sostenuto che i giornalisti che hanno sollevato la denuncia hanno danneggiato l'onore della nazione cecena e devono essere perseguitatiti».
La donna ha poi spiegato che «abbiamo notizia di circa quattro prigioni segrete. Due si trovano nella capitale della Cecenia, Grozny, ed una di queste è Argun, la prima prigione segreta che abbiamo scoperto dove sono state arrestate, picchiate, torturate e uccise le persone lgbt Abbiamo ottenuto questa informazione poche settimane fa e abbiamo cominciato a documentarle. È un lavoro difficile in Cecenia, soprattutto se si vogliono salvare le persone LGBT, perché è una rete molto chiusa. La regione presenta una situazione molto difficile e quelle persone sono costretta a nascondersi».
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