L'integralismo, tra insulti omofobi sempre più espliciti finalizzati alla decapitazione del Vaticano
Sui siti legati alle lobby integraliste, gli insulti sono ormai espliciti e l'odio viene spacciato come una virtù cristiana. A manovrare il tutto sempre gli stessi personaggi, in una strenua promozione della discriminazione quale mezzo per decapitare quel Papa che si ostina a non benedire le bombe che loro vorrebbero scagliare contro i bambini islamici.
Questa volta l'attacco giunge dalle pagine di Camparie & De Maistre, un sito gestito da quel Federico Catani che è solito scrivere articoli anti-gay sulle pagine di Provita. Il suo sito si dichiara vicino alla Bussola Quotidiana, Costanza Miriano, Enzo Pennetta, Giuliano Guzzo, Il Timone, La Croce, Marcello Foa, Maurizio Blondet, Provita e Uccr... insomma, praticamente l'elenco completo di quel manipolo di fondamentalisti che che si battono contro i diritti civili altrui per mero profitto personale. Ed è così che attraverso un articolo di tale Francesco Filipazzi (presumibilmente lo stesso che lavora anche per Destra.it) scrivono:
Uno dei teologi di riferimento del Concilio, Gregory Baum, prete spretato, responsabile tra l’altro della stesura di Nostra Aetate, uno dei testi più problematici, oltre che della resistenza ad Humanae Vitae, si è dichiarato gay a 93 anni. L’infingardo ha spiegato di praticare l’omosessualità sin da quando aveva 40 anni ma di non averlo detto, poiché voleva rimanere nella Chiesa a diffondere le sue dottrine velenose. Praticamente, Humanae Vitae non gli piaceva poiché lui stesso portava avanti una condotta immorale. Se questa è l’onestà con cui i documenti conciliari sono stati scritti, stiamo freschi.
D’altronde anche l’altro maggiorente dei disastri conciliari e post-conciliari, Karl Rahner, aveva una relazione (platonica?) con una donna, che lo chiamava “pesciolino”. Probabilmente non si riferiva al celebre acrostico utilizzato dai primi cristiani.
Insomma, una sfilza di insulti come strumento per fomentare quell'omofobia che il neofascismo usa per la sua propaganda politica. Ed immancabile è come simili rivendicazioni vengano sempre accompagnati dalla santificazione della Signora De Mari, ormai ritenuta il nuovo messia in virtù della sua promozione dell'uso della armi, della sua ostentata omofobia e del suo disprezzo verso intere popolazioni. Di lei scrivono:
La De Mari alla gogna. Silvana De Mari, la scrittrice fantasy più importante d'Italia, è ancora nell'occhio del ciclone per le sue dichiarazioni riguardo l'omosessualità. Sostanzialmente, mesi fa la dottoressa ha spiegato, con linguaggio piuttosto esplicito, quali problematiche sanitarie si portano dietro le pratiche omosessuali. Dichiarazione sostenute dal fatto che la stessa De Mari è un medico che spesso si occupa proprio di queste situazioni: ovviamente la dottoressa non poteva rimanere impunita ed è stata denunciata. Dalla gravità delle grane giudiziarie che colpiranno la De Mari capiremo il grado di libertà dell'Italia odierna.
A coronare il tutto troviamo i vari siti legati alla promozione d'odio pronti a rilanciare quei proclami, magari aggiungendoci pure delle foto in cui si trovano didascalie come: «Baum nel 1966, anno in cui già praticava la sodomia». E il bello è che questa gente cerca consensi politici sostenendo di essere cristiana...
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