Silvana de Mari a Belpietro: «Bisogna obbligare tutti gli uomini adulti ad avere un'arma»
Silvana De Mari è l'incarnazione dell'omofobia e del razzismo, motivo per cui non pare ci sia nulla di strano sul fatto che Maurizio Belpietro l'abbia invitata a diffondere odio dalle frequenze di Retequattro in quella sua linea editoriale incentrata sullo sfruttamento politico della paura e dei pregiudizi.
E dopo il solito servizio in cui si sosteneva la necessità di permettere ai cittadini di poter impunemente uccidere tutti quegli immigrati da cui si sentono minacciati, si è passato a mostrare quel filmato in cui Silvana De Mari sosteneva che San Giuseppe invitasse a prendere un'ascia per uccidere chiunque ritenesse potesse dargli fastidio. Inutile a dirsi, il tema della puntata era il sostenere che gli immigrati e i profughi siano tutti dei criminali che gli italiani di estrema destra fanno bene a volere muri, filo spinato e politici intolleranti come quel Gasparri che era in studio a cercare voti promettendo espulsioni sommarie. La teoria esposta da Belpietro è che: «Le persone che non sono di qui devono essere rimandate nel loro Paese».
Strenuamente difesa e promossa da Belpietro, la scrittrice si è lanciata in frasi come: «Noi siamo quelli delle mazze chiodate e degli spadoni. Nei miei libri per ragazzi racconto che i popoli disarmati diventano schiavi. Dobbiamo avere il diritto di difendere noi stessi e ciò che amiamo». «L'uso dell'ascia come arma è un insegnamento di san Giuseppe». «Io in vita mia ho subito due tentativi di stupro. Uno quando avevo 16 anni e me la sono cavata perché porto i sassi in tasca. Uno quando ne avevo 24 e facevo già il medico. Una macchina con tre uomini a bordo mi a stretto e mi ha bloccato e io sono scesa con il bloccasterzo che sostanzialmente è una spranga».
Difficile è comprendere in che modo la sua aggressione a tre uomini possa essere classificato come tentativo di stupro, ma è su quelle basi che la signora ha subito incalzato con il sostenere: «Ognuno di noi deve essere messo nelle condizioni di difendersi. Io l'ho vissuto in Svizzera dove le criminalità era bassissima perché tutti gli uomini hanno un caricatore in casa». «Io voglio che le famiglie rinuncino alle loro vacanze per mettere inferiate alla loro casa». Gasparri si è subito inserito cogliendo la palla al balzo per sostenere che lui farà sì che sia rimossa quella legge che sostiene che la legittima difesa della essere proporzionale al rischio, invitando così a sostenere che si debba poter reagire in modo opinabile e che debba essere lecito ammazzare anche chi non rappresenta un reale rischio per sé stessi o per gli altri.
Dopo la pubblicità, la signora ha aggiunto: «Io porto un bastone perché se trovo un terrorista gli complico la vita. Se uno mi entra in casa, io non devo pensare a niente se non quello di difendere la mia casa». «L'unica soluzione è un sistema basato su un servizio militare permanente e sul fatto che tutti gli uomini adulti e incensurati abbiano un'arma in casa. Essere armati non dev'essere permesso, dev'essere obbligatorio».