Quando Scialpi faceva video con «il culo all'aria» e ringraziava il vicepresidente di Casa Pound per la «gradita presenza»
Mentre continua a bloccare profili e minacciare denunce contro chiunque osi dissentire da lui, il cantante Scialpi sta continuando ad auto-proclamarsi paladino dei diritti gay, denigrando le lotte civili degli ultimi decenni e sostenendo che lui dovrebbe essere visto come un nuovo leader «dopo tutto quello che ho fatto per la causa sui diritti civili per i ddl e per l'amore di Roby». Eppure pare che la storia sia un po' diversa da come lui oggi la racconta sui social.
Com'è noto, il cantante sta cercando visibilità asserendo che i partecipanti dei gay pride vadano in giro con «il culo all'aria». Peccato che nel 2014 fu proprio lui ad andare in giro con il culo all'aria in uno dei suoi video musicali, presumibilmente nella speranza che la cosa potesse suscitare scandalo (anche se così non fu, dato che le sue natiche generarono solo indifferenza e al massimo furono i pettorali disegnati a suscitare una certa ilarità).
A voler fare un po' di gossip, anche riguardo alla sua idilliaca storia con suo marito ci sarebbe qualcosa da raccontare. Ad esempio nel novembre del 2014 i due litigarono e Roberto Blasi gli disse che non avrebbe più gestito il sito di un artista che non rappresentava più e lui (che ai tempi si dichiarava etero) gli rinfacciò pubblicamente di averlo mantenuto. E sempre pubblicamente diffuse una conversazione privata lamentandosi di come il suo Blasi non lo difendesse mentre un certo Lillo gli chiedeva se all'una del pomeriggio il cantante fosse già ubriaco.
Più preoccupante è invece la fotografia da lui pubblicata lo scorso anno che lo ritrae in compagnia di Silvia Cirocchi del Qelsi alla sua festa di compleanno. La stessa Cirocchi che ritroviamo insieme alla coppia Scialpi-Blasi anche durante una vacanza in California nell'agosto del 2016 e che, per chi non lo sapesse, è un esponente politico vicino all'estrema destra romana nonché l'autrice del libro "Questa è la sinistra italiana" presentato da Maurizio Gasparri (al quale lei sarebbe legata da un'amicizia di lunga data).
Pare ricollocarsi nella medesima festa anche l'immagine ritwittata da Scialpi riguardo alla «gradita e piacevole presenza» di Simone Di Stefano, ai tempi vicepresidente di Casa Pound sino a quando non è stato arrestato lo scorso anno per aver cercato di impedire lo sfratto di due famiglie che da trentanni occupavano abusivamente uno stabile di proprietà del Comune. Difficile è immaginare che Scialpi non potesse sapere di chi si trattasse, dato che l'esponente politico si era presentato alla festa con una spilla del partito neofascista appuntata sulla giacca.
Naturalmente non è reato avere amicizie nell'ultra-destra più omofoba, ma ciò pare in contraddizione con i messaggi in cui il cantante invita i suoi seguaci a «bloccare chiunque usi la parola "omofobo", "integralista", "fascista" o quant'altro di origine diffamante».
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Nota: tutto il materiale pubblicato proviene da messaggi pubblici. Il nome "gioscialpi" che appare in alcuni screenshot è semplicemente il vecchio nickname del cantante, tant'è che il materiale in questione risulta parzialmente reperibile sul suo attuale account (dove ancor oggi si leggono i messaggi di chi sospetta che la loro relazione non sia una semplice «amicizia» come loro dichiaravano).